CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Protesta colorata dei bimbi delle elementari. Spuntano cartelli: "Wi-fi dove sei?". Ed è polemica

Nerviano, i piccoli, aiutati dai genitori, hanno affisso slogan ai cancelli. II sindaco: "Bambini strumentalizzati"

All’entrata della scuola è comparsa la singolare protesta con i bimbi che hanno colorato la cancellata della scuola con disegni e slogan

All’entrata della scuola è comparsa la singolare protesta con i bimbi che hanno colorato la cancellata della scuola con disegni e slogan

Nerviano (Milano), 26 marzo 2024 – Una protesta colorata e silenziosa quella dei bambini della scuola elementare della frazione nervianese di Sant’Ilario Milanese. Nei giorni scorsi sul cancello di entrata una singolare protesta con i bimbi che, con l’aiuto dei genitori, hanno colorato la cancellata della scuola con disegni e slogan. Molti i cartelli: "Wi-fi dove sei?" e anche "E’ ingiusto che non abbiamo il wi-fi". Una protesta sollevata anche dal consigliere di opposizione ed ex sindaco di Nerviano, Massimo Cozzi, il quale si è poi detto dispiaciuto che i cartelli siano stati strappati: "Chi sia stato a rimuoverli dal cancello della scuola primaria di Sant’Ilario non lo so. Mi chiedo solamente che fastidio potessero dare dei disegni di bambini? Che tristezza..." ha spiegato il consigliere.

Sul tema della protesta è intervenuto il sindaco Daniela Colombo: "Questa protesta ci racconta molte cose: nel nostro paese è ancora possibile esprimere liberamente un dissenso, un diritto sacrosanto che dobbiamo proteggere e rispettare ma, nella fattispecie, ritengo altrettanto importante porre l’attenzione su tempi, modi e contenuti della critica - ha chiarito -. Come comunicato qualche settimana fa, il comune ha implementato la fibra ottica fino agli istituti scolastici, dimostrando un impegno di risorse umane ed economiche di rilievo per garantire un ambiente educativo adeguato ai nostri giovani e migliorare le infrastrutture tecnologiche. Il completamento consistente nella realizzazione della connessione wi-fi nelle scuole è di competenza dell’istituzione scolastica: l’attivazione del servizio è un processo in corso. Strumentalizzare i bambini di 7 o 9 anni e chiamarli a "testimoniare" attraverso disegni su una questione tecnica di cui non hanno consapevolezza, non è né giusto né educativo. Dobbiamo proteggere l’innocenza dei nostri bambini e rispettare il loro diritto a un’infanzia serena e spensierata e non possiamo permettere che vengano coinvolti in questioni che vanno oltre la loro comprensione per condizionare emotivamente l’opinione pubblica, piuttosto che affrontare la questione in modo adulto, costruttivo e razionale".

Qualche genitore però ha storto il naso: "Non abbiamo strumentalizzato i bambini ma abbiamo dato voce al loro disagio attraverso i disegni, voce a quei bambini con difficoltà di apprendimento dove lo strumento compensativo è indispensabile, voce a quei bambini che non possono utilizzare le lavagne e tablet nuovi perché non c’è linea. Chiediamo fatti e non inutili parole".