Legnano, l'appello dei medici: "Non intasate il pronto soccorso"

Troppi accessi impropri: "Soprattutto anziani rimasti soli ad agosto"

Giancarlo Razionale e Monica Ranzini

Giancarlo Razionale e Monica Ranzini

Legnano (Milano), 19 agosto 2018 - "Troppi accessi impropri al pronto soccorso. In un estate con numeri da record, dovuti in particolare al caldo intenso, un utilizzo non consono di una struttura sanitaria vocata in particolare alle emergenze importanti, questo rappresenta un problema". Giancarlo Razionale, direttore del pronto soccorso dell’ospedale di Legnano, con accanto il medico di pronto soccorso Monica Ranzini, invita gli utenti ad utilizzare "tutti gli strumenti sanitari disponibili prima di arrivare al pronto soccorso".

Un appello ovviamente non polemico, quello di Razionale, che mira ad evitare "che il pronto soccorso possa ingolfarsi, visto l’elevato numero di urgenze registrate durante il mese di agosto". Il pronto soccorso legnanese registra in un anno una media di 70mila accessi. Sono tra i 180 e i 190 i pazienti che quotidianamente ricorrono alla struttura. "Complicle temperature molto elevate – spiega Rzaionale – Quest’estate abbiamo registrato picchi da record: sino a 215 accessi giornalieri".

Si tratta, in particolare, di pazienti anziani "in particolare ultraottantenni – spiega il direttore – Che soffrendo magari di patologie pregresse accusano malori non gravi, o quanto meno per curare i quali non è necessario il pronto soccorso. Parlo dei così detti codici verdi o bianchi». Dove la situazione non è grave, insomma. Il fenomeno degli accessi impropri al pronto soccorso si acutizza in particolare durante il periodo estivo e, come detto, vede in particolare pazienti anziani rivolgersi anche senza una reale necessità alla struttura: un periodo, in particolare quello del mese d’agosto, durante il quale i familiari sono meno presenti, per motivi lavorativi o vacanzieri e durante il quale anche le badanti vanno in ferie.

"Esiste una rete sanitaria molto efficiente della quale fa parte anche il pronto soccorso – spiega Razionale – C’è il medico di base». Quando la patologia non è grave «rivolgersi al medico curante è la scelta migliore. Il medico di famiglia conosce, a differenza del medico del pronto soccorso che lo vede per la prima volta, l’anamnesi del paziente. Può quindi fare una diagnosi molto rapidamente e intervenire tenendo conto di tutti i fattori". C’è la guardia medica, c’è il 112. "Il personale del 112 sa valutare perfettamente il quadro della situazione – spiega Razionale – E sa stabilire se sia necessario o meno il ricorso al pronto soccorso".