PAOLO GIROTTI
Cronaca

Processo “Piazza pulita”. Cambia il capo d’accusa. E si riparte daccapo

Da turbativa d’asta ad abuso d’ufficio: le contestazioni mosse agli ultimi sette imputati saranno vagliate dal tribunale collegiale .

Processo “Piazza pulita”. Cambia il capo d’accusa. E si riparte daccapo

Processo “Piazza pulita”. Cambia il capo d’accusa. E si riparte daccapo

Parte delle difese ha chiesto l’assoluzione degli imputati sulla base degli ultimi sviluppi; l’accusa ha risposto con una contromossa, cambiando il capo di imputazione inizialmente definito come turbativa d’asta in abuso d’ufficio tanto che, il prossimo 21 maggio, il processo ripartirà da capo. Sono queste le novità emerse questa settimana in occasione dell’udienza per il secondo filone dell’inchiesta "Piazza pulita", filone che interessa questa volta sette imputati e che arriva all’indomani dell’assoluzione dei tre ex amministratori protagonisti del primo processo, vale a dire l’ex sindaco Gianbattista Fratus, il vice Maurizio Cozzi e l’ex assessore Chiara Lazzarini, certificata a gennaio dalla corte d’appello di Milano.

Proprio su questa assoluzione hanno provato a fare leva le difese di alcuni imputati, che hanno chiesto alla giudica Giulia Pulcina, sulla base di quella sentenza, di chiudere il processo essendo i reati contestati ai sette nuovi imputati direttamente collegati a quelli contestati inizialmente ai tre ex amministratori assolti. La richiesta è stata respinta – e in questo sta il fatto di considerarla prematura – perché la motivazioni della sentenza d’appello non sono ancora state rese note: l’eccezione riguarda soprattutto il caso di corruzione elettorale contestata a Luciano Guidi, reato per cui la Procura generale di Milano aveva confermato la richiesta di condanna e per il quale non può dirsi accantonata la strada di un ulteriore ricorso.

Superato questo primo step, il pubblico ministero Nadia Calcaterra ha quindi chiesto e ottenuto la modifica dei capi di imputazione, "traslati" da turbativa d’asta al reato di abuso di ufficio: considerati i nuovi capi di imputazione, il processo passerà ora nelle mani del Tribunale in composizione collegiale e così, il 21 maggio, tutto ripartirà da capo. I sette imputati di questo secondo filone sono, oltre al già citato Luciano Guidi, l’ex presidente di Amga spa, Catry Ostinelli, l’ex direttore generale della stessa azienda, Paolo Pagani, l’ex dg di Euro.Pa, Mirko Di Matteo, l’ex direttore organizzativo del Comune di Legnano, Enrico Barbarese, il suo predecessore, Enrico Maria Peruzzi, e Flavio Arensi, già direttore artistico per il Comune di Legnano.