GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Prime manovre all’alba Un’opera per ridare acqua al Naviglio Grande

La reimmissione idrica avverrà senza necessità di ulteriori rilasci dal Verbano: tutto per garantire il funzionamento della centrale termoelettrica di Turbigo.

Prime manovre all’alba Un’opera per ridare acqua al Naviglio Grande

di Giovanni Chiodini

Coordinate dai tecnici del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi inizieranno questa mattina all’alba le prime manovre per ridare acqua, finalmente è il caso di dire, al Naviglio Grande. La reimmissione idrica avverrà senza necessità di ulteriori rilasci dal Lago Maggiore rispetto agli attuali, in quanto nel Naviglio Grande verrà immessa l’acqua che viene derivata in continuazione dal lago per garantire il funzionamento della centrale termoelettrica di Turbigo, che è strategica per la produzione e distribuzione di energia elettrica sul territorio nazionale.

L’acqua che arriva a Turbigo, nella parte “alta“ del Naviglio Grande, per il tramite del canale industriale viene difatti usata per il raffreddamento degli impianti.

"Non sarà una immissione totale. Si procederà a ridare l’acqua per tratti: prima che questa giunga a Milano, fino alla Darsena, saranno necessari alcuni giorni anche per consentire la rimozione dello sbarramento di bacinizzazione della Darsena stessa, attualmente localizzato nei pressi di San Cristoforo, necessari alla manutenzione della struttura galleggiante adibita a barriera di sicurezza a protezione della bocca di San Cristoforo," fanno sapere dal Consorzio. Alla vigilia della reimmissione sono giunti a compimento le opere programmate nel tratto tra Turbigo e Abbiategrasso, compreso il pontile di Cuggiono, e il rifacimento delle murature di sponda per un lungo tratto tra Abbiategrasso e Milano, opere per le quali si è reso necessario un periodo di asciutta molto più lungo rispetto ai tempi tradizionali.

Stanno per concludersi anche i lavori di impermeabilizzazione del fondo tra Vizzola Ticino e Somma Lombardo, nel primo tratto del canale Villoresi. Tra Parabiago e Arconate il fondo era già stato sistemati nella scorsa asciutta. Stavolta si è provveduto solamente a rifare l’antico lavatorio di Busto Garolfo. Il lavatoio è stato smontato, ripulito e rifatto con pietre simili a quelle originali. L’idea dell’Amministrazione comunale è di partire dal suo recupero per una valorizzazione complessiva in chiave turistico-creativa del territorio.