È finita al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Milano in codice giallo, ma l’incidente avvenuto ieri a Sedriano avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori. Erano le 13 quando un veicolo che viaggiava a velocità sostenuta in via Pessina ha tamponato l’auto che lo precedeva facendola ribaltare. Si temevano gravi conseguenze per la persona rimasta nell’abitacolo e così la sala operativa che gestisce le emergenze ha inviato sul posto l’equipaggio della Ata di Zelo insieme all’autoinfermieristica, oltre a un mezzo dei vigili del fuoco. A essere rimasta ferita nell’impatto è una donna di 44 anni, stabilizzata e accompagnata in ospedale. La dinamica, naturalmente, è al vaglio della Polizia locale di Sedriano. Via Pessina è stata chiusa al passaggio delle auto fino alla rimozione dei mezzi coinvolti. Tanti i residenti che hanno sentito un forte boato e hanno visto dalle proprie abitazioni l’auto capottata. "È bastato un attimo e si è sfiorata la tragedia - commentava una signora – quando ho visto quell’auto ribaltata ho pensato veramente fosse successo qualcosa di gravissimo". Uno spavento condizionato dai recenti episodi di incidenti gravissimi che si sono verificati negli ultimi giorni. Il pensiero di molti è andato, naturalmente, alla tragedia di sabato notte alla barriera di Milano Ghisolfa, lungo l’A4 Milano Torino. Dove un uomo al volante di un’auto è arrivato alla folle velocità di 150 chilometri l’ora finendo addosso a una Lancia Y uccidendo sul colpo Laura Amato e Claudia Turconi. Due amiche, entrambe operatrici sanitarie, residenti a Robecchetto con Induno e Rescaldina. La prima di 54 anni, lavorava alla clinica Macedonio Melloni di Milano. La seconda, 59 anni, alla fondazione Colleoni di Castano Primo.