
Parrocchie, chi viene e chi va. Tanti i cambiamenti in vista anche per nuove vocazioni
Nuovi parroci in arrivo da settembre: alcuni vengono alternati dopo dieci anni nella stessa comunità, altri lasciano per raggiunti limiti di età oppure per seguire nuove strade.
Come don Davide Fiori, oggi alla Sacra Famiglia di Magenta, che andrà in missione nel Centro America; e il parroco di Cuggiono don Angelo Sgobbi, magentino, che dopo un periodo di discernimento personale assieme all’arcivescovo ha scelto di lasciare la parrocchia per "vivere un ministero presbiterale consacrato maggiormente alla preghiera, al silenzio e alla penitenza", come ha spiegato il vicario monsignor Raimondi. Il suo posto alla guida della parrocchia di Cuggiono e Castelletto andrà a don Andrea Cardani, meserese, ordinato sacerdote nel 2006, attualmente alla guida della comunità pastorale di Pogliano Milanese. A Magenta il parroco Giuseppe Marinoni è stato nominato prevosto di Saronno. Verrà destinato altrove anche don Carlo Lucini, ex vicario alla parrocchia di San Girolamo Emiliani, mentre il nuovo parroco della comunità magentina sarà don Federico Papini, oggi a Fagnano Olona.
Ad Abbiategrasso, in attesa del pensionamento dei due parroci – monsignor Innocente Binda e don Giuseppe Colombo – che avverrà l’anno prossimo con la contestuale nomina del nuovo parroco, il coadiutore di San Pietro don Leandro Gurzoni lascia la città per trasferirsi a Lissone, sempre come responsabile della pastorale giovanile. Don Antoine Sibbè che da un anno era a San Vittore Olona è stato destinato alla parrocchia della Brunella di Varese.
Cambio anche nella comunità pastorale di Castano Primo e Buscate: il vicario don Gabriele Catelli è stato destinato a cappellano all’ospedale San Gerardo di Monza. Il suo posto a Castano sarà preso da don Luca Rago, ordinato nel 2018, ora a Milano nella parrocchia dei Martiri Nereo e Achilleo. Nei prossimi giorni l’arcivescovo renderà note le prime destinazioni dei nuovi sacerdoti: tra questi don Ioele Asquini di Legnano, don Alessandro Tacchi di Vanzaghello e il magentino don Federico Vassori.
Giovanni Chiodini