di Paolo Girotti
È l’ultimo tassello che manca al mosaico delle aree dismesse o comunque non inutilizzate che punteggiavano la città fino a pochi mesi fa e che, dopo anni di attesa, hanno infine trovato un nuovo compratore: l’ultimo tassello non perché la vendita non sia stata ultimata, ma perché, a sorpresa, ancora oggi non si conosce chi sia il nuovo proprietario dell’area e dunque l’interlocutore con il quale l’amministrazione comunale dovrà sedersi a trattare per risolvere il nodo della piazza della stazione ferroviaria. Stiamo parlando dell’area che comprende le palazzine che ospitavano gli uffici della Franco Tosi e l’edificio sopra lo storico ingresso di piazza Monumento, tutti immobili inseriti nell’asta collegata al fallimento Trilands, la società della famiglia Trifone che ne era proprietaria da oltre un decennio: venduta all’asta nel novembre del 2021 a oggi non ha ancora un proprietario "conosciuto". All’indomani dell’asta era stato lo stesso acquirente a chiedere ai liquidatori di poter rimanere "coperto", ma a quasi un anno dall’asta la situazione non è cambiata e in Comune non è ancora noto chi sia il nuovo proprietario. Un’anomalia che mette un freno anche alle prospettive di riutilizzo dell’area della stazione ferroviaria, soprattutto ora che questa parte della città è diventata oggetto di un concorso di idee per la sua riqualificazione complessiva.
Le palazzine uffici ex Franco Tosi sono gli edifici bianco candido che si affacciano su piazza Monumento e che costituiscono un blocco solo con l’altro edificio all’ingresso, proprio sopra la portineria che, ancora fino a pochi mesi fa, veniva attraversata dai dipendenti della nuova Franco Tosi gestita dal Gruppo Presezzi. La famiglia Trifone aveva acquistato la struttura nel 2010 e, dopo il fallimento della Trilands, l’area era andata all’asta: valutata 4,9 milioni nel 2020, era stata aggiudicata nel novembre del 2021 per una base d’asta scesa già a 2,9 milioni.
La superficie lorda complessiva dell’edificio è di circa 20mila metri quadrati, di cui poco più di 15mila fuori terra e gli altri interrati, oltre alle aree esterne. Va anche detto che un primo studio di fattibilità per il possibile riutilizzo delle palazzine era già stato presentato in Comune dalla Trilands dopo l’acquisizione del 2010 e prevedeva un cambio di destinazione d’uso da uffici privati a ricettivo e residenziale per realizzare in questa sede un centro direzionale con uffici, negozi e spazi recettivi. L’interesse pubblico, invece, riguarda l’area a giardino che confina la piazza della stazione: l’obiettivo di più amministrazioni comunali, infatti, è sempre stato quello di spostare proprio in questa sede il terminal degli autobus oggi collocato in largo Tosi, organizzando così un coerente punto di interscambio del trasporto pubblico ferro-gomma.
Per arrivare a questo risultato, però, è necessario utilizzare proprio una parte dell’area a giardino oltre la recinzione della proprietà da poco venduta all’asta e allargare lo spazio disponibile. Prima ancora, però, è necessario trovare l’interlocutore con cui sedersi al tavolo e poterne discutere.