
Adilma e Fabio Ravasio
Parabiago (Milano), 3 marzo 2025 - Sono state le dichiarazioni spontanee rilasciate in aula da Massimo Ferretti il motivo dominante della nuova udienza in Corte di Assise sull'omicidio di Fabio Ravasio andata in scena questa mattina in Corte di Assise a Busto Arsizio.
L'imputato, ex amante di Adilma e barista in quel di Parabiago, ha deciso di raccontare come ha conosciuto la "mantide" brasiliana e tutto quello che è successo dal suo primo incontro all'investimento del compagno della donna. "Incontrai Adilma due anni fa nel mio bar. Era venuta col suo santone ed avevo iniziato con loro a fare rituali di purificazione. Non ho idea di cosa mi stavano facendo, ma lei utilizzava anche animali morti per fare tutto questo. Poi, quasi inspiegabilmente, mi sono innamorato di lei, ma non era amore, ma un rapporto patologico. La nostra era una frequentazione strana perché mi trattava sempre male, eppure non riuscivo a staccarmi da lei".
Ferretti poi racconta di Ravasio e del suo rapporto con Adilma: "Aveva descritto Fabio Ravasio come un padre violento. Una sorta di mostro fra le pareti domestiche e questa storia l'aveva raccontata al bar anche ad altre persone. Le avevamo detto di lasciarlo, ma lei diceva di avere paura perché l'avrebbe stalkerizzata".
Poi il piano per ucciderlo: "A giugno del 2024 lei ha iniziato ad insistere per trovare qualcuno che potesse uccidere Ravasio, accusandomi di non avere coraggio perché io non volevo. Facevo finta di chiamare altri per cercare un sicario". Adilma avrebbe raccontato a tutti che siccome nessuno si muoveva, ci avrebbe pensato lei e sarebbe andata a Milano a trovare una persona per ammazzare il suo compagno.
"Lei ci aveva detto che la cifra richiesta era alta, fino 100 mila euro e che lei non aveva questi soldi. Allora aveva deciso di pianificare un investimento. Per farlo ha iniziato a fare riunioni al bar, programmando i ruoli per il delitto. A queste riunioni hanno partecipato tutti, tranne Oliva. Dovevamo insomma simulare un incidente. E' stata lei a coinvolgere tutti in questo piano omicida, persino suo figlio Igor". Ferretti poi ammette: "Sapevo tutto, ma non ho fatto nulla per impedirlo".