Omaggio a Ferré. Il successo della mostra

La mostra su Gianfranco Ferré a Legnano ha attirato oltre 7.300 visitatori da diverse città italiane e straniere. Si chiude con un concerto dedicato a Mozart, in omaggio allo stilista legnanese.

Omaggio a Ferré. Il successo della mostra

La mostra su Gianfranco Ferré a Legnano ha attirato oltre 7.300 visitatori da diverse città italiane e straniere. Si chiude con un concerto dedicato a Mozart, in omaggio allo stilista legnanese.

Oltre 7.300 persone hanno visitato la mostra dedicata allo stilista legnanese Gianfranco Ferré “Tra ragione e sentimento“ organizzata in Sala degli Stemmi, che si appresta a chiudere i battenti con un ultimo evento collegato: un concerto incentrato sul Requiem, capolavoro di uno fra i massimi geni musicali di tutti i tempi, vale dire Mozart. È questo l’omaggio che la Città di Legnano rende al suo stilista, venerdì 11 ottobre alle 21 nella basilica di San Magno, per chiudere una mostra che ha accolto visitatori anche da Roma, Torino da diverse città della Toscana e visto la presenza di diversi stranieri, soprattutto statunitensi. "Eravamo certi che una mostra su Ferré sarebbe stata un successo quando abbiamo accolto l’idea di Roberto Clerici di farne un’iniziativa di punta del Centenario di Legnano Città - spiega Guido Bragato, assessore alla Cultura -, ma la risposta del pubblico è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Voglio ringraziare il Centro Studi Ferré, la famiglia dello stilista, Rita Airaghi e tutti quelli che hanno lavorato alla riuscita di questo evento che - sono convinto - resterà nella memoria di molte persone". Interpreti del programma del concerto di venerdì sera, interamente dedicato alla musica di Mozart, saranno il coro Jubilate e l’orchestra Sacro Monte di Varese che, diretti dal Maestro Paolo Alli, eseguiranno l’Ave Verum (per coro e orchestra), il Laudate Dominum per soprano, coro e orchestra e il Requiem, che vedrà impegnati quattro solisti di grande fama: la soprano Angela Agesci, la mezzosoprano Elena Caccamo, il tenore Vincenzo di Donato e il basso Emil Abdullaiev. P.G.