No all’istanza trasparenza Su Neutalia è levata di scudi

La società di gestione del termovalorizzatore non rinuncia al patto di riservatezza

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di Paolo Girotti

Una scelta inaccettabile dal punto di vista etico: così è stato bollato il comportamento della maggioranza dopo che in consiglio non è passata la richiesta di rendere "trasparente" Neutalia, la società di gestione del termovalorizzatore che ha Amga Legnano tra i suoi soci, facendo un passo indietro rispetto al patto di riservatezza firmato dalla stessa Amga al momento della procedura che aveva portato alla nascita della società di gestione del termovalorizzatore di Borsano. Una mozione presentata dal consigliere del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, dopo che Neutalia ha ricevuto qualche settimana una visita della guardia di finanza, incaricata di indagare per conto del tribunale di Busto Arsizio proprio sulla nascita della società.

"Se interrogati, anche gli amministratori legnanesi potrebbero trincerarsi dietro al patto di riservatezza" è stata la tesi promossa da Brumana che, in aula, si è confrontato sull’argomento con il primo cittadino, Lorenzo Radice. Oltre alla questione meramente etica, ce n’è anche una strettamente pratica che ha diviso le posizioni di sindaco e consigliere: secondo Radice, infatti, il patto di riservatezza contenuto nel memorandum recepito anche con una delibera di consiglio comunale, sarebbe ormai superato e decaduto nei fatti essendo precedente alla nascita della società di gestione. "La società sta collaborando con gli inquirenti e non si tratta di una società poco trasparente - ha detto Radice -: pubblica tutti i dati sull’impianto, coinvolge i comitati, anche i più contrari. Tutto si può dire, meno che non sia trasparente. Mi sembra che stiamo portando indietro le lancette della discussione, anche perché il memorandum è superato dagli eventi e decaduto nei fatti. Non vedo come potrebbe influire sugli eventi recenti e sull’azione della magistratura". Sta di fatto che, essendo decaduto, forse non avrebbe fatto alcuna differenza recedere da un patto che secondo Radice sarebbe superato. Il giorno seguente Brumana ha rincarato la dose: "Questo accordo è di una gravità inaudita ed è assolutamente intollerabile per società pubbliche e controllate dai Comuni - ha detto il consigliere -. Non prevede date di scadenza ed è quindi tuttora in vigore con riferimento alle questioni oggetto dell’indagine in corso. Di fatto è nullo perché contrario alla Legge e la Procura saprà efficacemente acquisire le informazioni necessarie, pero è inaccettabile dal punto di vista etico che permanga in vigore e sia stato recepito in una delibera del Comune di Legnano".