
Lo sciopero della Simav
Nerviano (Milano), 9 marzo 2015 - Tre ore di sciopero alla Simav di Nerviano per chiedere chiarezza a Finmeccanica su un comportamento che da tempo penalizza i lavoratori: questa mattina i lavoratori della "costola" di Finmeccanica hanno manifestato la loro preoccupazione davanti alla sede di Selex Es, società per la quale lavorano. La vicenda di Simav è piuttosto intricata, visto che si tratta di un'azienda nata da Finmeccanica negli anni Novanta come fornitrice di servizi proprio per conto di Finmeccanica. E da questo, secondo i lavoratori, sarebbe derivata l'attuale situazione di incertezza e difficoltà.
"All'inizio Finmeccanica rinnovava appalti a prescindere - raccontano Giuliano Della Foglia, rappresentante Rsu Fiom Cgil, e Roberto Buonfrate della Fim Cisl - e il 98% del fatturato e ra dato proprio da questa società. Poi Finmeccanica ha cambiato strategia, decidendo di rivolgersi anche altrove e quindi abbiamo cominciato a perdere appalti. Perdendo anche dipendenti". Forti della vecchia intesa con Finmeccanica, i vertici Simav hanno iniziato troppo tardi a diversificare le attività e quindi nel giro di pochi anni si è passati da un totale di circa 600 dipendenti in tutta Italia a circa 400 e a Nerviano da una quarantina ai 16 attuali. "C'era un clausola che prevedeva la ricollocazione dei lavoratori in caso di non acquisizione degli appalti - proseguono i due rappresentanti sindacali -, ma ora Finmeccanica ha deciso di non rispettarla. Chiediamo un confronto e che i vertici rispettino gli impegni presi".