Christian Sormani
Cronaca

Sant'Ilario, "La Posta non si sposta": raccolte 800 firme

In tantissimi hanno sfidato la pioggia per partecipare alla manifestazione contro la chiusura dell'ufficio postale della frazione nervianese di Sant'Ilario

La manifestazione davanti all'ufficio postale

Nerviano (Milano), 15 febbraio 2015 - «Per me non ci sono margini di trattativa. La decisione è già stata presa dalla direzione regionale delle Poste e queste manifestazioni non cambieranno quello che vogliono fare». Mauro Re Callegari è uno delle centinaia di residenti presenti, ieri mattina, nonostante la pioggia, al presidio davanti alle poste di Sant’Ilario. Un misto di rassegnazione e di voglia comunque di dire la propria opinione: «E’ giusto comunque che la gente intervenga e che dica la sua, ma certamente il maltempo non ci ha dato una mano».Mauro Cavirri arriva al presidio accompagnato dalla moglie. «Per le persone che hanno problemi fisici avere la posta nella nostra frazione è fondamentale. Anche noi andiamo avanti con l’età e non è sempre agevole spostarsi in macchina ed una persona che abita qui non può andare certo a piedi in posta a Nerviano. Chiudendo questo sportello danneggiano completamente le persone deboli». C’è chi si attiva a raccogliere le firme come Domenico Marcucci, assessore a Nerviano, e residente nella frazione: «Stiamo andando avanti a raccogliere le firme che useremo per inviarle a chi di dovere. Di questa chiusura, prevista per il prossimo 13 aprile, lo abbiamo saputo solo da quando è arrivata una lettera in municipio dicendo che era prevista la serrata dello sportello della frazione nervianese. Noi ci siamo subito mossi per dire no». Adelio Re Fraschini spiega: «La chiusura delle poste qui a Sant’Ilario porta via tutto, specie il diritto acquisito di chi vuole venire qui a ritirare la pensione o a pagare le bollette. E’ una situazione inaccettabile e mette in netta difficoltà i nostri anziani ed i nostri invalidi. Siamo arrivati a circa settecento firme e anche oggi ne abbiamo raccolte altre cinquanta. La nostra è una azione importante per il paese e per tutta la comunità».

Una protesta trasversale che guarda a tutte le realtà politiche di zona. Fra i presenti anche il segretario nervianese della Lega Nord Paolo Zancarli: «Quella della chiusura è una decisione presa alla cieca basata su criteri economici e non in base alle esigenze della cittadinanza. In questo modo non si fa altro che svantaggiare una intera comunità. Inoltre diventa per tutti problematico andare nella posta centrale di Nerviano, specie di sabato che c’è anche il mercato. Immaginiamoci cosa potrebbe succedere a livello di traffico nel centro cittadino». C'era anche Sergio Parini, ex sindaco di Nerviano, che spiega: «Come spesso succede qui non si fa una questione di efficienza ma si taglia in maniera indiscriminata per far quadrare i conti. Io negli anni, avendo poco tempo, ho individuato gli uffici che funzionano e che fanno perdere meno tempo, come questo o quello di San Lorenzo. Gli uffici più grandi sono meno efficienti e ti fanno perdere tempo. Fra l’altro in questo sportello sono cordiali, rispettano l’utente ed hanno con la gente un rapporto diretto, non solo professionale. Da altre parti si sente spesso parlare di sufficienza e maleducazione, di persone trattate come numeri e non come utenti di un servizio». Intanto le Amministrazioni propongono, anziché la chiusura, l'apertura alternata degli uffici con San Lorenzo.