
Martina Sacchi, alla commemorazione di Barcellona
Legnano (Milano), 17 agosto 2018 - Un anno dopo la tragedia il dolore di Martina Sacchi, la compagna di Bruno Gulotta, di Legnano in provincia di Milano, è ancora lo stesso. La donna oggi era a Barcellona con i familiari delle altre 15 vittime dell'attentato portato a termine dai terroristi il 17 agosto 2017. Gulotta si trovava sulla Rambla, con Martina e i loro due bambini, Aria e Alessandro, quando il furgone impazzito ha puntato verso il passeggino dove si trovava la figlia. Il legnanese, 35 anni, è morto per salvare la bambina: non è fuggito, ma ha spinto il passeggino verso la compagna.
E' morto da eroe sacrificandosi. Sul volto della giovane donna, che in mano stringe un'unico fiore candido, le immagini oggi mostrano le stesse lacrime e lo stesso dolore di un anno fa. Oggi, con un articolo in apertura della home page del sito aziendale, anche i colleghi di Tom's Hardware, dove Gulotta lavorava come responsabile marketing, hanno voluto ricordare la tragedia di un anno fa. I colleghi hanno voluto ricordare l'uomo, l'amico, il fratello, il padre. "Non lo ricorderemo però solo come una vittima del terrorismo. Bruno amava la vita, la sua compagna, i suoi figli e il suo lavoro. Dava sempre il massimo in tutto, non era mai stanco di imparare e di fare. Un gentiluomo d'altri tempi, gentile e disponibile con tutti, pronto ad ascoltare e ad aiutare". I colleghi, un anno fa, hanno dato vito anche alla Foondazione Bruno Gulotta; un gesto concreto per onorare la memoria del giovane e sostenere la compagna e i due figli.
Oggi, a un anno di distanza, l'impegno della Fondazione non soltanto si rinnova, ma si amplia: "La Fondazione Bruno Gulotta continuerà a sostenere i familiari di Bruno, ma opererà anche per offrire sostegno a progetti di solidarietà e attività benefiche in favore delle vittime del terrorismo. La Fondazione Bruno Gulotta inoltre promuove e difende attività mirate a diffondere i valori della libertà, della giustizia, della legalità, della pluralità, del dialogo e della pace, affinché episodi come quelli occorsi al compianto Bruno Gulotta possano non ripetersi", scrivono infatti i cololeghi.