
L'ex manifattura domani sera sarà argomento principe del Consiglio comunale
Legnano (Milano) 14 febbraio 2021 - Il Comune di Legnano ha spazio d’azione e di conseguenza anche la volontà di intervenire nella vendita dell’area della Ex Manifattura, senza attendere che siano i privati, sino ad oggi assenti all’appello, a fare il primo passo? È vero che lunedì sera in Consiglio comunale l’argomento principe sarà senza dubbio la posizione che il Comune assumerà e porterà poi all’assemblea dei soci su Accam spa, ma l’eco di vicende sulle quali si è iniziato a discutere da settimane è ancora ben presente, soprattutto perché per quanto riguarda alcuni temi specifici dai primi passaggi altre novità hanno cambiato le carte in tavolo: prima tra tutte proprio la ex Manifattura. L’area dismessa in pieno centro cittadino, letteralmente a due passi da piazza San Magno, anche in occasione dell’ultima tornata d’asta, a un prezzo ormai ribassato sino a 3,8 milioni di euro, non ha trovato alcun compratore pronto ad assumersi il rischio del recupero: questo sebbene la Soprintendenza ai Beni Architettonici della Lombardia avesse finalmente espresso nero su bianco anche i vincoli ai quali alcuni elementi storici dell’area saranno sottoposti. Ebbene, lunedì sera in Consiglio comunale ci saranno all’ordine del giorno anche due interrogazioni che riportano sul tavolo della discussione il tema della ex Manifattura in attesa della convocazione della prossima asta. Una porta la firma del Movimento dei Cittadini e, malgrado sia stata preparata prima dell’ultima tornata d’asta, esprime un concetto oggi ancora valido: partendo dal presupposto che "il Comune ai sensi dell’articolo del decreto legislativo 42 del 2004 può cogliere l’occasione di acquisire i beni vincolati mediante la prelazione, inviando entro un massimo di trenta giorni dalla denuncia della vendita una proposta di prelazione al Ministero per i Beni Culturali" secondo un corrispettivo che a detta dei firmatari "sarebbe molto inferiore a quello della vendita all’asta", con l’interrogazione si chiede se "la Giunta Radice ritiene di avvalersi del diritto di prelazione per acquisire i beni vincolati ricompresi nel complesso immobiliare della ex Manifattura". In altra forma ma non così dissimile nella sostanza, la richiesta arriva anche dalla lista “Lega-Salvini premier“ con una seconda interrogazione all’ordine del giorno: a fronte degli impegni presi in campagna elettorale, infatti, con questa seconda interrogazione si chiede se l’Amministrazione comunale "intenda agevolare l’acquisizione dell’area da parte di terzi (per esempio facendosi carico di oneri urbanistici accessori)", oppure "preveda un intervento diretto da parte del Comune" e se, infine, "intenda mettere vincoli ad un’eventuale urbanizzazione nel caso venga acquisita da terzi".