
Furti, scippi e aggressioni: anche i Comuni del Magentino non si sentono più al sicuro
Magenta (Milano), 1 febbraio 2025 – Più pattuglie delle forze dell’ordine, più controlli e più risorse: è l’appello rivolto al prefetto di Milano Claudio Sgaraglia che arriva dai 13 sindaci dell’area del Magentino, hinterland ovest milanese. Richiesta arrivata al termine del primo incontro del tavolo che raggruppa le Amministrazioni del territorio, che si è riunito questa mattina a Magenta, il Comune capofila. E la prima riunione di questa assemblea – non istituzionale ma strutturale – è stata dedicata proprio al tema sempre più sentito della sicurezza.
“Dalla presenza delle baby gang, a furti, rapine e scippi ai danni anche di persone fragili e anziane, fino alle aggressioni al personale medico e sanitario negli ospedali com’è già successo al Fornaroli – spiega Del Gobbo – c’è una preoccupazione crescente sia fra noi amministratori, senza distinzioni di colore politico, sia fra i cittadini. Realtà anche piccole, che fino a pochi anni fa non erano toccate da una diffusione della criminalità, che c’era invece in altre zone dell’hinterland milanese, adesso non ne sono più risparmiate. Per questo abbiamo deciso di chiedere che s’intervenga prima che la situazione sfugga di mano. Giusto chiedere più controlli e forze dell’ordine per Milano, ma i Comuni medio-piccoli come quelli del nostro territorio non vanno dimenticati”.

In agenda
L’incontro al prefetto Sgaraglia è già in agenda: “Lo incontreremo venerdì 7 febbraio”. A lui Del Gobbo e i primi cittadini di Arluno, Bareggio, Boffalora sopra Ticino, Casorezzo, Corbetta, Marcallo con Casone, Mesero, Ossona, Robecco sul Naviglio, Santo Stefano Ticino, Sedriano e Vittuone chiederanno l’invio di più agenti e militari della Polizia e dei carabinieri. Maggiori risorse di uomini e mezzi dunque. “Quello che mi preme sottolineare è come molto spesso sul tema della sicurezza si speculi un po' tutti dal punto di vista politico, resta tuttavia un tema serio – sottolinea Del Gobbo, già sindaco di Magenta, realtà di poco più di 20mila abitanti, dal 2002 al 2012 – che vede i sindaci sicuramente in prima linea”.

Incontri in programma
Del Gobbo e gli altri sindaci, dopo l’incontro col prefetto di Milano, intendono vedersi anche con l’assessore regionale alla Sicurezza e alla Polizia locale Romano La Russa e col presidente di Anci Lombardia (l’Associazione dei sindaci italiani) Mauro Guerra. “Con Guerra vogliamo lanciare quella che io chiamo “un’operazione verità”, e cioè spiegare all’opinione pubblica che noi, pur non tirandoci mai indietro sul fronte della sicurezza dei nostri cittadini, non siamo sceriffi che gestiscono direttamente l’ordine pubblico nei propri Comuni, e che le nostre Polizie locali sono essenzialmente polizie amministrative, hanno competenze diverse rispetto a carabinieri e Polizia di Stato e non possono risolvere problemi di ordine pubblico. È giusto che questi aspetti siano conosciuti, che si sappia quali siano i poteri effettivi di un sindaco e della Polizia locale per evitare aspettative irrealistiche".
Prime risposte
Sul piano degli interventi concreti, il Comune di Magenta ha appena destinato la ex “Casa del custode” all’Arma dei carabinieri. Intervento effettuato a settembre dell’anno scorso. “Da mesi stavamo lavorando su questo immobile per il quale abbiamo investito più di 80mila euro – e con un accordo col Ministero dell’Interno l’abbiamo dato in comodato d’uso gratuito per ospitare sei nuovi carabinieri, per potenziare la stazione di Magenta di via Novara competente su cinque Comuni.