GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Magenta, compagnie dialettali a rischio: "Perdiamo un pezzo di storia"

I “Ragazzi dell’altro ieri” in difficoltà nel trovare nuove leve che sappiano parlare in vernacolo

Roberto Tosetti del gruppo “Ragazzi dell’altro ieri"

I ragazzi di oggi non parlano e nemmeno capiscono il dialetto. È un dato di fatto che riguarda, soprattutto, le regioni del nord e che porta con sé un pericolo: la prossima scomparsa dei teatri “dialettali“. Come quello dei Ragazzi dell’altro ieri, compagnia della frazione Pontenuovo di Magenta. È Roberto Tosetti, uno dei componenti più rappresentativi del gruppo, a lanciare l’allarme. Per 40 anni ha fatto parte del Cpt (Centro Prospettive Teatrali) di Magenta e ha visto il teatro cambiare nel corso del tempo: "La nostra compagnia ha perso pezzi importanti di bravura che hanno lasciato per raggiunti limiti di età.

Ma non siamo più riusciti a rimpiazzarli per mancanza di giovani in grado di parlare in dialetto, tanto da dover cercare delle parti apposta per loro in italiano. Le eccezioni sono rarissime, pochi casi di ragazzi che hanno genitori che parlano ancora un po’ di dialetto in famiglia". "In alcuni paesi europei – continua – organizzano corsi fin dalle scuole per mantenerli. Forse dovremmo prendere esempio da loro perché il dialetto fa parte della nostra storia".

La compagnia dei Ragazzi dell’altro ieri si è esibita in numerosi teatri, anche al Lirico di Magenta, per eventi solo a scopo benefico. Il prossimo è venerdì primo dicembre al Cinemateatronuovo, “Mistero a Villa Gaia“, e il ricavato andrà ad Aicit, l’associazione contro i tumori. "Una battuta in dialetto rende il triplo rispetto alla stessa battuta in italiano – conclude Tosetti –. E poi ci riporta indietro negli anni: io ricordo mia nonna quando mi parlava in dialetto. Sarebbe un peccato perderlo definitivamente".