Magenta, fibre di amianto trovate nelle mattonelle: gli alunni traslocano in un’altra scuola

Deciso l’intervento per risolvere alla radice il problema dell’edificio nella frazione Pontevecchio. Il cambio resterà in vigore fino a settembre

La scuola di Pontevecchio di Magenta chiusa per presenza di amianto

La scuola di Pontevecchio di Magenta chiusa per presenza di amianto

Magenta (Milano), 22 marzo 2023 – Residui di fibra di amianto nelle mattonelle impongono il trasloco degli alunni fino al primo di settembre.

Accade a Magenta, nella scuola di Pontevecchio dove erano in corso interventi sulle piastrelle, collocate nel piano dove non ci sono aule, che si stavano staccando. Il Comune ha deciso di analizzare i materiali prima di procedere. Scoprendo che, mentre la colla utilizzata alla fine degli anni ‘70 non presentava sostanze tossiche, nelle mattonelle erano presenti residui di fibra di amianto.

"Non ci sono elementi di pericolosità – ha precisato il sindaco Luca Del Gobbo – l’amianto rappresenta un pericolo solo quando diventa volatile. Avevamo due possibilità. Intervenire sulla scuola mettendo il cantiere in sicurezza. O emanare un’ordinanza di chiusura". Quest’ultima è stata la soluzione adottata. Quindi alunni a casa da oggi, fino a venerdì. Prima del trasferimento alle scuole IV Giugno di via Boccaccio. "Siamo consapevoli del disagio – ha aggiunto il sindaco –. Commisurato alla necessità di dover intervenire sulla scuola da subito. Non solo verranno sostituite le piastrelle al piano terra, ma anche quelle di tutto l’edificio". Come ha spiegato la dirigente scolastica Maria Cristina Dressino, la situazione delle piastrelle era già stata segnalata da tempo come criticità, ma non rappresentava un’emergenza. “Contentissima che siano state fatte le rilevazioni che chiedevo da tempo – aggiunge - e si metta mano alla pavimentazione. La scuola IV Giugno è una sede ampia che potrà accogliere tutto il gruppo della primaria e secondaria di Pontevecchio".

Si tratta di 70 alunni per la primaria e 121 per la secondaria di primo grado. "Abbiamo chiesto massima garanzia affinché la tempistica venga rispettata - ha affermato Andrea Friggi, presidente del Consiglio d’Istituto – ovvero che con i primi di settembre la scuola possa tornare operativa. La scelta di chiuderla è stata presa in comune accordo". Anche per il centro diurno disabili, ha spiegato l’assessore Gianpiero Chiodini, si procederà alla messa in sicurezza con trasferimento di operatori e alunni. Le analisi effettuate hanno riguardato il piano interrato per il problema delle piastrelle ammalorate. "Si procederà al completo monitoraggio dell’edificio – ha aggiunto l’ingegner Alberto Lanati - per poi partire con la rimozione affidata ad una ditta specializzata e con il riposizionamento di una pavimentazione che andremo a scegliere".