Lotta all’ictus. Ciclo d’incontri con gli esperti

L'associazione A.L.I.Ce. di Legnano organizza incontri mensili sull'ictus cerebrale. Il primo focus è sul ruolo del caregiver, con interventi di esperti per offrire supporto e informazioni utili. Futuri appuntamenti prevedono relatori specializzati e la creazione di un gruppo di sostegno.

Lotta all’ictus. Ciclo d’incontri con gli esperti

L'associazione A.L.I.Ce. di Legnano organizza incontri mensili sull'ictus cerebrale. Il primo focus è sul ruolo del caregiver, con interventi di esperti per offrire supporto e informazioni utili. Futuri appuntamenti prevedono relatori specializzati e la creazione di un gruppo di sostegno.

È il primo di un ciclo di incontri che si terranno ogni ultimo giovedì del mese. Li organizza l’associazione A.L.I.Ce. di Legnano, impegnata nella lotta all’ictus cerebrale. Oggi alle 20.45, allo Spazio incontro Canazza (via Colombes 69), la psicologa e psicoterapeuta Alessandra Perboni interverrà su "Il caregiver, il protagonista nascosto dell’ictus". Spiega il presidente, Giacomo Falzi (nella foto): "Passato il periodo del Covid, torniamo di nuovo a incontrare le persone in presenza. Nella prima serata parleremo del caregiver, che supporta tutto il peso della malattia invalidante. Spesso si tende a dimenticare che l’ictus "investe", in un certo senso, tutta la famiglia. Noi vogliamo porre l’accento proprio sulle difficoltà che il ruolo di caregiver comporta. Spesso chi è a fianco della persona colpita da ictus soffre di un problema di tipo psicologico, si sente abbandonato e spesso inadeguato, non ha strumenti. In questo primo incontro vogliamo fornire informazioni utili sul "prendersi cura", dibatteremo delle ripercussioni sull’attività lavorativa e sui legami familiari".

Falzi sta predisponendo un calendario con altri relatori, che porteranno le proprie competenze utili ai caregiver: nei prossimi mesi interverranno un neurologo, un fisiatra, un medico di medicina generale, un infermiere di comunità, un fisioterapista e un logopedista. "L’obiettivo è creare in futuro un gruppo di sostegno fra pari, in modo tale che nessuno si senta isolato nella gestione del proprio caro", conclude il presidente Falzi.

S.V.