L’ospedale di Legnano ai vertici nazionali per numero d’interventi di angioplastica

Con 367 operazioni effettuate nel 2020 il dipartimento diretto da Germano Di Credico è al quarto posto in Italia e al primo nella graduatoria regionale

Migration

Gli effetti della riorganizzazione delle cardiologie degli ospedali di Legnano e Magenta, avviata nel 2017, con il mantenimento di due laboratori di emodinamica, ha proiettato stabilmente l’Asst Ovest Milanese ai vertici nazionali per numero di interventi di angioplastica primaria (successivi all’infarto). Lo scorso anno, nonostante il Covid teneva lontano dagli ospedali numerose persone, l’Asst Ovest Milanese ha effettuato 367 angioplastiche, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Di queste più del 20% su pazienti che afferivano a Legnano da altre zone della Regione. Un dato che proietta questa realtà al primo posto in Lombardia e al quarto in Italia.

"La quantità e qualità degli interventi da noi effettuati – osserva Germano Di Credico (nella foto), direttore del Dipartimento all’ospedale di Legnano – non ha paragoni nella sanità pubblica lombarda e italiana. Nella nostra regione molte di queste attività sono svolte nelle strutture private accreditate. Il pubblico si occupa prevalentemente di interventi urgenti e non programmati, cosa importante per le patologie cardiovascolari, dove i tempi di intervento sono decisivi".

Non è stato un anno facile, come evidenzia Maurizio D’Urbano, direttore della struttura complessa di terapia intensiva cardiologica di Legnano e Magenta. Magenta è rimasto chiusa per sei mesi e a Legnano si è concentrata tutta l’attività, compresa quella dell’area rhodense. La cardiologia è il settore che ha registrato maggiori miglioramenti tecnici. La mortalità ospedaliera per infarto miocardico è calata dal 12-15% degli anni ’90 al 4-6% di oggi. G.Ch.