L’orgoglio delle "Legnano" torna in sella al Castello

Gli appassionati della bicicletta più famosa d’Italia si ritrovano al Visconteo dove sarà anche possibile ammirare i modelli dei campioni Bartali e Favalli

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di Paolo Girotti

Tutti in sella: da questa mattina si ritorna a parlare delle biciclette Legnano e della loro storia, da riportare in primo piano attraverso iniziative capaci di raccontare non solo le vicende di un marchio simbolo del ciclismo del passato, ma anche quelle dei tanti appassionati che hanno dedicato tempo e risorse per riportare in vita piccoli gioielli su due ruote con 50, 60 anni sulle spalle e costruiti in città. I primi a scendere in strada sono gli appassionati cultori della materia del gruppo "la Mia Legnano", guidati dall’organizzatore e "motivatore" Gianpiero Prinzo, che riporteranno sull’asfalto le loro biciclette storiche. Dunque, si comincia proprio questa mattina con il "Legnano Day", questo il nome dell’iniziativa, che gli organizzatori hanno presentato come "un evento organizzato con il supporto del Registro storico cicli e della rivista Biciclette d’Epoca per richiamare l’attenzione sulla storia del ciclismo d’epoca, in particolare quello della bicicletta Legnano, uno dei marchi più amati dagli italiani". Un viaggio nel tempo con biciclette e abbigliamento d’annata d’ordinanza, i partecipanti si troveranno questa mattina alle 9 davanti al Castello per dare il via a una pedalata cicloturistica tra amici con biciclette d’epoca che li porterà, con un percorso che tra andata e ritorno consta di circa 30 chilometri, attraversando poi i Comuni di San Vittore Olona, Cerro, Uboldo, fino a Villa Gianetti a Saronno. Il ritorno a Legnano è previsto poi nel pomeriggio per permettere la visita alla mostra di biciclette Legnano allestita a Saronno. Tra le bici esposte anche la Legnano di Gino Bartali del Giro di Svizzera datato 1946 e quella di Pierino Favalli del 1940. Sabato prossimo, invece, nel contesto delle iniziative di "Party in Bici", evento organizzato su più giornate e promosso dal Comune di Legnano per mettere l’accento sulla mobilitò sostenibile, le biciclette Legnano torneranno in primo piano con un altro evento organizzato al Museo Fratelli Cozzi Alfa Romeo: in viale Toselli, in occasione di una mostra intitolata "Ovunque è Legnano", saranno esposte le bici del primo mondiale vinto nel 1927 da Alfredo Binda (oltre a quella del mondiale del 1932, entrambe del Museo Binda), la bicicletta di Gino Bartali del Tour vinto nel 1938 (Museo del Ghisallo), e quella dell’ultimo mondiale targato Legnano, quello vinto nel 1988 da Maurizio Fondriest. Le tre titolate "sportive", simbolo delle stagioni al vertice delle biciclette - verde oliva o verde oro che dir si voglia - prodotte in città, tornano dunque a casa per la prima volta, l’una vicina all’altra. Con queste verranno esposte anche altre biciclette, prestate per l’occasione dal Museo Nicolis di Verona, oppure recuperate pezzo dopo pezzo dai sostenitori e appassionati del celebre marchio. L’inaugurazione è sabato 24 settembre.