Arconate (Milano) - All’Istituto Omnicomprensivo Europeo di Arconate e Buscate l'anno scolastico riparte con lo sguardo rivolto al mondo. Venerdì 1 settembre uno studente e una studentessa di quinta Liceo Linguistico, accompagnati dall’insegnante Mirella Stancanelli, sono partiti per una esperienza didattica di due settimane in Amazzonia nel villaggio di Xixuaù in Brasile.
Il progetto “Maryba SteAm” è stato finanziato dal Ministero dell'istruzione e del Merito e si colloca nell’ambito delle iniziative didattiche per l’adozione delle metodologie innovative Steam. I 12 partecipanti, selezionati tra gli alunni più motivati all'internazionalizzazione da 6 scuole superiori di tutta Italia, si immergeranno in un’esperienza irripetibile con l’obiettivo di imparare a essere viaggiatori sostenibili, turisti 4.0 capaci di mettersi in ascolto e di scoprire se stessi attraverso il confronto con l'altro.
Dopo aver lasciato l’Italia, gli studenti e i loro accompagnatori visiteranno Manaus e proseguiranno verso il cuore dell’Amazzonia, risalendo in barca il Rio Negro e il Rio Jauaperi, fino all’arrivo nella comunità Xixuaú, pochi kilometri a sud dell’Equatore. I ragazzi incontreranno i nativi, in un momento di confronto e interazione nella grande Maloca comunitaria.
Nei giorni successivi, esploreranno il territorio, navigando in canoa nella ‘foresta allagata’, studiando la flora, la fauna, le attività economiche tradizionali, analizzando il contesto grazie ad un costante rapporto con la popolazione locale, mettendo a frutto lo studio del portoghese condotto nei mesi scorsi.
“Sono ormai trascorsi tre anni da quando le steam sono diventate una delle metodologie che il nostro istituto ha ritenuto più efficace per sviluppare le competenze degli allievi”, sostiene il Dirigente Scolastico, Emanuele Marcora, “Questo viaggio darà ai nostri alunni la possibilità di sviluppare competenze sociali, relazionali, emotive ormai diventate fondamentali per tutti. Sarà un viaggio in cui non mancheranno occasioni per emozionarsi e che coinvolgerà la mente e il cuore dei ragazzi, che, una volta rientrati in Italia, faranno rivivere ciò che hanno provato ed appreso a chi è rimasto a casa.