CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Napoli, crollo nel bed&breakfast e auto inghiottita da una voragine: feriti due fratelli legnanesi

Federico e Guido D’Aria si trovavano in Campania con la famiglia per festeggiare il compleanno della nonna. Nell’incidente hanno perso tutto; abiti, documenti e denaro

L'auto finita nella voragine a Napoli (Ansa)

L'auto finita nella voragine a Napoli (Ansa)

Legnano, 23 febbraio 2024 – Hanno rischiato di morire travolti dalla valanga di fango generata dalla voragine che si è aperta nel quartiere Vomero. Una trasferta drammatica quella di due fratelli residenti a Legnano, Federico e Guido D’Aria che erano tornati a Napoli per festeggiare il compleanno della nonna. I due dormivano al Bed&Breakfast di via Solimena, quando la frana ha fatto cadere la parete della loro camera facendo entrare fango, detriti e diverso materiale.

I due fratelli legnanesi, di 20 e 24 anni, hanno spiegato i momenti drammatici: "Erano circa le 4,30 di notte. Abbiamo sentito due boati, seguiti da un botto. Poi si è letteralmente aperta la parete ed è uscito di tutto. Fango e detriti che ci hanno sommerso".

Federico, ventenne, sta bene e dopo un rapido controllo al centro traumatologico ortopedico è stato dimesso. Il fratello ventiquattrenne è invece rimasto in osservazione all’ospedale Cardarelli per trauma cranico.

Federico era con il padre Vincenzo e la madre Valeria Genovese, tutti alloggiati al Vomero nella stanza con il fratello maggiore. I due giovani sono arrivati in Campania per festeggiare il compleanno della nonna che ha compiuto 85 anni e per stare con il nonno novantenne che ha avuto dei problemi di salute. "Sono stato travolto dai due letti e anche mio fratello mi è finito addosso – racconta Federico – poi siamo stati sommersi. Ci hanno tirati fuori dal fango. Abbiamo visto la morte in faccia. È stato tremendo".

Il padre Vincenzo racconta la disavventura: "Dovevamo tornare a Legnano ma adesso non abbiamo più nulla. Abbiamo perso soldi, documenti, carte di credito. Non abbiamo vestiti se non quelli che ci hanno prestato parenti e amici. È come se fossimo finiti in mezzo a un’alluvione, travolti dal fango: la morte negli occhi. I due ragazzi erano nella stanza adiacente e sono stati buttati via dalla furia dell’acqua. Uno è stato trascinato contro un muro, l’altro è finito nell’altra stanza. Siamo riusciti a uscire fuori nonostante i detriti che si erano accumulati".

La parete della stanza dove dormivano i due fratelli ha ceduto di botto sbalzandoli nell’altra stanza dove si sono ritrovati alle 4 di notte coperti di fango e al freddo. Quasi un miracolo non ci siano state vittime: due automobilisti in transito sono stati risucchiati dal cedimento. Se la sono cavata con lievi lesioni.