ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La rissa tra gang finisce dal prefetto. Il sindaco: non è microcriminalità

Gallarate, Cassani: spranghe e macheti non si erano mai viste, il governo dia una risposta concreta

La rissa tra gang finisce dal prefetto. Il sindaco: non è microcriminalità

La rissa tra gang finisce dal prefetto. Il sindaco: non è microcriminalità

Le parole del sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, sono chiare ed esprimono grande preoccupazione riguardo alle violenti risse avvenute in due diversi momenti nella giornata di martedì tra gruppi rivali, maghrebini e centroafricani, nella zona della stazione, probabilmente un regolamento di conti. Episodi di fronte ai quali il primo cittadino ha subito chiesto maggiore attenzione per la sicurezza dei cittadini. Un primo segnale ieri: gli episodi violenti sono arrivati immediatamente sul tavolo della Prefettura a Varese, argomento del Comitato per l’ordine e la sicurezza, convocato dal prefetto Salvatore Pasquariello, durante il quale il primo cittadino gallaratese ha richiesto interventi.

"Al prefetto – ha detto il sindaco dopo l’incontro – ho fatto presente che quel che è successo a Gallarate è una cosa grave, serve un’attenzione maggiore perché non è microcriminalità, ma qualcosa di diverso, di più importante. Le spranghe e i machete non si erano mai visti e richiedono una risposta". La risposta "deve arrivare dallo Stato", fa rilevare perché, prosegue non è una questione che possa essere affrontata e risolta dal Comune, con l’impegno della polizia locale. Noi facciamo il massimo, ma l’ordine pubblico e la sicurezza sono in carico alla Questura". Aggiunge ancora il sindaco: "Ho parlato anche con il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni che mi ha garantito massima attenzione, ci sarà un grosso dispiego di uomini delle forze dell’ordine, serve più presidio del territorio".

Proseguono nel frattempo le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Gallarate che stanno procedendo nell’identificazione degli stranieri coinvolti nelle violenti risse durante le quali due giovani, di 20 e 21 anni, sono rimasti feriti, quindi accompagnati al pronto soccorso per essere medicati. Sarebbero una quindicina gli stranieri sui quali si accentrano le indagini, nordafricani e immigrati originari dei paesi centroafricani, gruppi rivali, i motivi ancora da chiarire ma non sarebbe da escludere l’ipotesi di contrasti per l’attività di spaccio nel territorio. Ieri la situazione è stata affrontata al tavolo in prefettura, si attendono interventi concreti, li sollecitano residenti e commercianti della zona prima che le scene violente dell’altro giorno possano ripetersi.