La famiglia sfrattata e raggirata "Finalmente abbiamo trovato una stanza tutta per noi"

La coppia derubata della caparra versata per un appartamento in affitto poi risultato inesistente. Assieme ai due figli piccoli arrivati da Castellanza sono stati accolti alla Mater Orphanorum.

La famiglia sfrattata e raggirata  "Finalmente abbiamo trovato  una stanza tutta per noi"

La famiglia sfrattata e raggirata "Finalmente abbiamo trovato una stanza tutta per noi"

di Silvia Vignati

Finalmente riuniti. Una stanza tutta per loro. Il caso di Valentina, del marito e dei loro due figli di un anno e due anni, non è passato sotto silenzio. Un amico dell’uomo ha infatti messo a disposizione della famigliola una stanza in un’abitazione dell’Oltrestazione. In condivisione con un altro nucleo famigliare c’è la cucina, il salotto, il bagno. Ma il vantaggio è poter dormire tutti insieme, confortarsi a vicenda. La storia di Valentina, 29 anni, può essere così riassunta. Sfrattati a metà febbraio, dopo tre anni, da un’abitazione di Castellanza, si sono ritrovati truffati perdendo la caparra versata (2mila euro, a fronte di 2.600 euro richiesti in prima battuta) per il contratto d’affitto di un trilocale a Legnano.

Un inganno, a detta delle forze dell’ordine cui hanno prontamente denunciato il fatto, che ha coinvolto anche altre persone. Così Valentina e i piccoli hanno trovato una stanza nel complesso della Mater Orphanorum, mentre il marito si era trasferito a dormire a casa di un amico. Una separazione molto patita dai bambini, manifestata con nervosismo e pianti. "Dopo quasi un mese e mezzo, lunedì abbiamo potuto passare la prima notte insieme, siamo molto contenti – racconta la mamma –. Ringraziamo questa famiglia che ci ospita, ha capito la nostra difficoltà e ci è venuta incontro. Almeno ora siamo tutti insieme. È una soluzione temporanea, ovviamente, noi continuiamo a cercare una casa in affitto, o un alloggio di edilizia popolare. Ora mi attiverò perché i nostri bambini frequentino il nido, come facevano a Castellanza prima dello sfratto". Il marito è operaio in una fonderia del Saronnese, la donna percepisce il reddito di cittadinanza e l’assegno unico e universale per i figli a carico. L’uomo ha un contratto a tempo determinato, in scadenza a maggio, che potrebbe diventare a tempo indeterminato.