PAOLO GIROTTI
Cronaca

Intossicata dal monossido. Maria muore a San Silvestro. Era in casa con i suoi cani

Villa Cortese, a dare l’allarme i famigliari che abitano nello stesso palazzo. Il decesso dell’anziana è stato causato dal malfunzionamento della caldaia.

La palazzina dove abitava Maria Montini uccisa dal monossido di carbonio insieme ai suoi due cani

La palazzina dove abitava Maria Montini uccisa dal monossido di carbonio insieme ai suoi due cani

È stato con tutta probabilità il malfunzionamento di una caldaia a provocare la morte di Maria Montini, 92 anni. L’anziana donna ha perso la vita nel pomeriggio del 31 dicembre nella sua abitazione di via San Vittore, a causa dell’inalazione di monossido di carbonio. Una morte arrivata in silenzio, senza che la donna potesse accorgersi di quanto stava accadendo, e che ha colto impreparati anche i due animali da compagnia che teneva con sé, un cane e un gatto ugualmente intontiti e poi stroncati dal monossido di carbonio.

Il primo allarme è stato lanciato poco dopo le 14,30 dell’ultimo giorno dell’anno: i primi a notare che qualcosa non stava andando per il verso giusto sono stati i famigliari che vivono nella stessa palazzina della donna, al piano superiore. A insospettirli era stato il silenzio dell’anziana. Dato che non si faceva sentire, sono scesi per verificare se ci fosse qualche problema. Sono stati loro, dunque, i primi a intervenire in un appartamento che ormai era stato intasato dal monossido di carbonio e dove era diventato difficile respirare.

Una volta lanciato l’allarme, però, è stato subito evidente che non ci sarebbe stato nulla da fare per salvare sia per l’anziana donna che i due animali che vivevano nello steso appartamento. Sul posto sono intervenuti in breve tempo i soccorritori: i vigili del fuoco di Legnano, gli specialisti del nucleo Nbcr di Milano, chiamati a intervenire quando si verificano incidenti con fuoriuscita di sostanze pericolose, e per gli accertamenti del caso i carabinieri della stazione di Busto Garolfo e del nucleo Radiomobile, il personale dell’Ats, i tecnici dell’azienda del gas, oltre agli operatori della Croce Rossa e dell’automedica, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna.

L’autorità giudiziaria di Busto Arsizio, informata dei fatti dai carabinieri, ha disposto l’autopsia della 92enne e il sequestro dell’immobile. Dalle prime verifiche, effettuate sul posto, è stato notato che nessuna stufa accesa fosse presente nell’abitazione della vittima. L’ipotesi è, quindi, che sia stato un malfunzionamento della caldaia a provocare la saturazione dei locali con la conseguente morte della donna.