SILVIA VIGNATI
Cronaca

Infermieri, un grido d’allarme: "Pochi iscritti all’ultimo bando. Ecco perché molti rinunciano"

Legnano, i sessanta assunti con il concorso di Asst Ovest Milanese non hanno risolto il problema. Il sindacato: "Numeri irrisori per coprire le necessità. L’ospedale non è più la meta ideale". .

Infermieri, un grido d’allarme: "Pochi iscritti all’ultimo bando. Ecco perché molti rinunciano"

Legnano, i sessanta assunti con il concorso di Asst Ovest Milanese non hanno risolto il problema. Il sindacato: "Numeri irrisori per coprire le necessità. L’ospedale non è più la meta ideale". .

"Ne cercavano 30, sono risultati idonei in 60: e ancora siamo lontani dal poter rispondere a tutti i bisogni assistenziali". Nursind è il principale sindacato infermieristico in Italia, una sigla politicamente non schierata. Il rappresentate di area commenta così il bando per infermieri dell’Asst Ovest Milanese, scaduto il 4 agosto. L’Azienda ne cercava 30, a tempo indeterminato, così suddivisi: 15 da assegnare ad attività di infermiere di famiglia e comunità e 15 da assegnare alle degenze ospedaliere aziendali. "Si sono iscritti al concorso pubblico 88 infermieri, sono risultati idonei in 60, di cui già 14 lavoravano negli ospedali con un contratto a tempo determinato, per cui per questi ultimi si tratta di un consolidamento a tempo indeterminato di una posizione già coperta - ci racconta -. I veri, nuovi ingressi sono 46. Ora verrà loro proposta la sede di lavoro e il reparto. Ma non sarà un inserimento immediato: fra preavvisi nei presidi dove già lavorano e ferie accumulate, potrebbero essere operativi in gennai".

Un buon esito? "No, i numeri sono irrisori. Non basteranno a coprire tutte le necessità. Teniamo conto che metà degli infermieri sono destinati al territorio, e metà agli ospedali. E consideriamo anche la fuga dei professionisti: dal 1° di settembre quattro infermieri hanno abbandonato il Pronto soccorso dell’Ospedale di Legnano. L’azienda è cosa ai ripari pubblicando una manifestazione d’interesse per cercare infermieri dipendenti disposti all’attività di PS, svolta al di fuori dell’orario di lavoro, compenso orario lordo di 50 euro. Perché devono coprire tutti i turni". Ma l’Azienda potrebbe bandire un secondo concorso, per cercare altre figure. "E lo farà probabilmente a gennaio, come ci è stato detto in un incontro recente. Ma non sarà la soluzione. Al penultimo concorso gli iscritti erano 166, all’ultimo 88. Se il trend è questo, potrebbero iscriversi una quarantina di infermieri". "Bisogna incentivare economicamente il lavoro degli infermieri: attraverso le indennità, pagare di più le notti, le festività, le pronte disponibilità. Viceversa, i risultati li vediamo: ogni mese, in media, 10 professionisti si licenziano. Un tempo lavorare nell’ospedale pubblico era un posto fisso assicurato. Ma oggi l’ospedale non è più la destinazione unica dell’infermiere: sono ricercati dal privato convenzionato, dalle rsa, gli studi medici associati, le farmacie, le carceri, le ditte che si dotano di ambulatori al loro interno. Tanti di loro aprono la partita iva e lavorano quando e dove vogliono, negoziando la loro prestazione".