Immobili di Santa Gianna. Il grido di Pontenuovo: "Lasciati nel degrado"

Magenta, sos dei residenti per salvare il luogo di culto

Quando aprirà il cantiere per rimettere a nuovo l’area di Pontenuovo con gli immobili dove visse santa Gianna Beretta Molla? Ad onor del vero si sarebbe dovuto aprire nel mese di luglio dello scorso anno, ma siamo ancora in alto mare. Eppure fu lo stesso Arcivescovo Mario Delpini a definire i tre poli del culto di santa Gianna: Magenta, Mesero e Pontenuovo.

Ma pare proprio che la frazione magentina sia stata lasciata un po’ indietro. Lasciando con l’amaro in bocca i residenti di Pontenuovo, agglomerato urbano tagliato dalla strada statale 11 e da sempre sconvolto dai problemi di inquinamento, traffico e degrado.

Il restauro degli immobili di Santa Gianna era visto un po’ come la luce in fondo al tunnel, un qualcosa che avrebbe ridato vita alla frazione dimenticata. Proprio nel degrado versano la chiesa e la casa sponsale. Don Giuseppe, trasferitosi da pochi giorni a Saronno, anche se l’ufficialità avverrà all’inizio di settembre, parlò di un luogo della memoria e di una casa pastorale. Un problema è emerso. Perché la chiesa e la piccola portineria della casa sponsale risultano essere ancora della vecchia proprietà Reno De Medici (area ex stabilimento Saffa) in quanto c’era stato un errore nell’accatastamento degli immobili.

"Da qualche anno il cantiere doveva essere partito, ma ad oggi nulla – affermano i residenti di Pontenuovo – basta passare da lì per rendersi conto del degrado". L’iter per il recupero partì nel 2015 con la proprietà (ex Saffa) che promise di donarla alla Diocesi. Cosa che si concretizzò qualche anno più tardi, tanto che la firma arrivò il 18 dicembre del 2020.

"Ma la cosa più brutta, per chi abita a Pontenuovo – continuano – è di non sapere nulla e di non essere coinvolti. Di essere sempre ricettacolo di promesse mai mantenute. Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita di questa operazione, ma ad oggi non vediamo ancora nulla di concreto. Vorremmo solo che si potesse avverare quanto detto dall’Arcivescovo che ha considerato Pontenuovo al pari di Magenta e Mesero come luogo di culto per Santa Gianna. Sono anni che noi residenti aspettiamo, forse è arrivato il momento di vedere i fatti".

Graziano Masperi