
Piazza San Giorgio a Cuggiono
Piazza San Giorgio, su cui si affaccia l’omonima basilica aperta al culto nel 1633, è, da sempre, solo un’ampia curva della strada provinciale che attraversa il paese, con qualche decina di parcheggi per le auto su di un lato prospicente una cortina di case e negozi. Certamente tutto il contrario di quello che dovrebbe essere la piazza centrale del paese, epicentro dell’unificazione del tessuto antico, luogo di incontro per eccellenza. L’attuale conformazione della piazza non è uno spazio che può favorire l’aggregazione, la socializzazione e l’incontro fra i cittadini. Della ridefinizione della piazza se ne parla da decenni. Ai tempi dell’amministrazione guidata Locati (nei primi anni Duemila) venne approntata una proposta di riqualificazione ambientale dallo studio di architettura Ar.In, di Turbigo, che prevedeva un recupero dell’intera area che va dalla chiesa di San Rocco alla villa Annoni, interessando piazza San Giorgio e palazzo Piantanida. Adesso a dare un nuovo volto alla piazza ci prova con atti concreti la giunta Cucchetti. Quello che l’amministrazione si propone di fare verrà presentato questa sera ai cittadini in occasione un momento di confronto pubblico (previsto dalle 21 nella sala Fossati di palazzo Kuster).
In questa occasione, il sindaco Giovanni Cucchetti, l’assessore Sandro Guzzini e i professionisti a cui saranno affidati i lavori di progettazione illustreranno la proposta progettuale preliminare relativa alla riqualificazione del centro urbano del paese nelle aree comprese tra la via San Rocco, la piazza San Giorgio e piazza della Vittoria. "Il nostro progetto interesserà tutta l’area del centro storico, dalla chiesa di san Rocco a piazza della Vittoria, compreso largo Borghi. I lavori saranno realizzati a lotti - ha precisato l’assessore Guzzini -. in questo modo potremo operare sequenzialmente senza troppi disagi per la cittadinanza". Il primo lotto del progetto riguarda piazza San Giorgio. L’intenzione dell’amministrazione è quella di rendere pedonabile l’area a ridosso del complesso del Circolone.
"Prima dobbiamo definire il progetto, poi confrontarci con la comunità, individuare i fondi e iniziare; credo comunque che per la fine dell’anno potremo vedere i primi risultati". Una piazza dove l’incontro tra le persone viene favorito dalla presenza di idonee infrastrutture potrebbe essere da volano anche per l’apertura di nuove attività, così da contrastare l’abitudine invisa in questi ultimi anni, ovvero quello delle saracinesche che vengono abbassate per sempre, e delle luci che non si riaccendono.
Giovanni Chiodini