
Il recupero dell’edificio noto come il Fungo di Garbatola rappresenta senza dubbio una svolta per il territorio, ponendo fine...
Il recupero dell’edificio noto come il Fungo di Garbatola rappresenta senza dubbio una svolta per il territorio, ponendo fine a decenni di degrado e incertezze. Tuttavia, mentre l’amministrazione comunale celebra il risultato raggiunto, emergono critiche e perplessità su alcune scelte legate alle opere pubbliche compensative e alla gestione dell’intervento.L’iniziativa, che ha finalmente trovato un investitore privato disposto a riqualificare l’area, è stata accolta con favore anche dall’opposizione, che da tempo sosteneva la necessità di avere un proprietario in grado di intervenire. Tuttavia, secondo la Lega Nerviano, alcune dichiarazioni dell’attuale amministrazione risultano quantomeno parziali e non raccontano tutta la verità dei fatti. Se da un lato si sottolinea con enfasi che dopo oltre trent’anni verranno realizzate opere pubbliche a beneficio della collettività, dall’altro si omette di dire che tale intervento non era stato possibile prima a causa di una procedura fallimentare che aveva portato l’immobile all’asta. Inoltre, si ricorda come il Piano di Governo del Territorio (PGT) attualmente in vigore, all’interno del quale rientra l’operazione, sia stato approvato dalla precedente amministrazione, con il voto contrario di chi oggi governa il Comune. Anche sul piano economico, l’amministrazione evidenzia l’incasso di 990mila euro destinati a opere pubbliche, ma l’opposizione chiarisce che si tratta di una somma già prevista nella convenzione del 2009, semplicemente aggiornata con la rivalutazione Istat. Un altro aspetto criticato dall’opposizione è la totale assenza di un vero confronto con la cittadinanza.
Ch.So.