Il Carnevale? È ai Miogni La festa dedicata ai bambini "Portiamo allegria in carcere"

I volontari dell’associazione “CuoriEroi“ si sono travestiti da supereroi e principesse. La direttrice dell’istituto: "In questo luogo devono entrare affettività e anche leggerezza"

di Lorenzo Crespi

Il Carnevale a Varese si festeggia anche nella casa circondariale. L’iniziativa si è svolta nel giorno del martedì grasso, presso la sala colloquifamiliari del carcere dei Miogni. Un momento pensato per i figli minori dei papà detenuti e per i rispettivi familiari accompagnatori. L’evento nasce dalle indicazioni pervenute dall’Amministrazione Penitenziaria, che puntano ad agevolare le iniziative legate alla genitorialità e a rafforzare i legami familiari e l’affettività. La regia dell’incontro è stata affidata all’associazione "CuoriEroi", il cui responsabile Antonino Galici si è reso disponibile con grande entusiasmo per la preparazione della festa di Carnevale all’interno delle mura della struttura. I volontari dell’associazione si sono travestiti da supereroi, da principesse e da altri personaggi dei fumetti e hanno animato l’evento con bolle di sapone e con il truccabimbi, offrendo anche alcuni regali. All’evento erano presenti il prefetto Salvatore Pasquariello, la direttrice della casa circondariale Carla Santandrea, il comandante di reparto Alessandro Croci e i funzionari giuridico pedagogici Domenico Grieco e Stefania Palmieri.

È così trascorso un pomeriggio di serenità e allegria per i nuclei familiari, riducendo la distanza tra i loro bisogni affettivi e la realtà che vivono all’esterno. Un piccolo rinfresco è stato predisposto da Alessia Boldetti, operatrice di una cooperativa che da anni collabora con il carcere con attività dedicate alla genitorialità. La festa di Carnevale rientra in un percorso iniziato già da tempo ai Miogni. "Da alcuni anni in occasione di alcune ricorrenze - sottolinea la direttrice Santandrea - l’istituto organizza alcuni pomeriggi dedicati ai figli dei detenuti e ai loro famigliari per offrire e condividere momenti di leggerezza e affettività. Un ringraziamento particolare a tutto il gruppo dell’Associazione CuoriEroi che ha reso possibile questa esperienza contribuendo così a riallacciare i legami spezzati dalla detenzione".