Il canile G3A: "Venite a farci visita"

Una vita dedicata a salvare i cani dalla strada e ora il rischio di essere sospettati dalla gente come coloro che sapevano o, peggio, avevano a che fare con l’indagine dei Nas che ha portato al sequestro degli animali custoditi presso la cascina Santa Croce di Cornaredo e a due denunce a piede libero. In realtà l’associazione G3A di Magenta, presieduta da Enrica Beolchi, non c’entra nulla con quell’inchiesta. Anzi sta subendo un danno non da poco. "Non stiamo più ricevendo i cani – ha commentato – gli animali ci venivano consegnati direttamente dall’allevamento accanto che aveva le convenzioni con i comuni. Ma, chiaramente, dopo le indagini e l’arrivo dei Nas, dai comuni non arrivano più cani e noi non abbiamo convenzioni". Beolchi, come tutte le altre volontarie del G3A, hanno subito un trauma enorme dalla vicenda. L’associazione ha preso in affitto quello spazio e paga regolarmente il dovuto. Al momento hanno 21 cani e 29 gabbie a disposizione. Quindi l’attività continua, ma si teme per il futuro. "Invito tutti a venire sabato pomeriggio a vedere la nostra struttura e come trattiamo i cani - dice - Sull’inchiesta posso solo dire che tra di noi e l’altra struttura esiste un telo che ci impedisce di vedere ogni movimento, ogni cosa che sia successa all’interno". G.M.