CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Gudo Visconti, finisce con l’auto nel canale: la salva il sindaco

Mentre tornava a casa dopo la corsa serale Omar Cirulli ha notato la luce dell’abitacolo e non ha esitato ad entrare in acqua

Omar Cirulli, sindaco di Gudo Visconti

Gudo Visconti (Milano), 2 novembre 2020 -  Eroe, ma non per caso . Il sindaco di Gudo Visconti, Omar Cirulli, è stato protagonista di un salvataggio rocambolesco avvenuto sabato attorno alle 19. Una serie di coincidenze e circostanze che hanno permesso ad una donna di 51 anni di essere ancora viva grazie all’intervento del primo cittadino, che stava rientrando a casa dopo il consueto giro di corsa. "Avevo visto in mezzo alla nebbia una luce, inizialmente senza capire cosa fosse – racconta il sindaco – Così mi sono avvicinato, fino a vedere un’auto rovesciata su un lato dentro il canale Longona. La luce era quella dell’abitacolo dell’automobile e dentro sembrava ci fosse una persona, così mi sono gettato in acqua".

Il sindaco vede che dentro l’auto c’è una donna, visibilmente spaventata. "Non sono riuscito subito a rompere il lunotto per poter entrare e neppure il finestrino lato passeggero, che era quello rivolto verso l’alto. Così in un impeto di adrenalina ho staccato un pezzo del portapacchi usandolo per aprire il portellone posteriore ed entrare nell’auto". Cirulli si ritrova a prendere in braccio la donna per evitare finisca con il volto sott’acqua, ma rimane bloccato in quella posizione. "Per fortuna in quel momento passavano due miei concittadini che erano a passeggio col cane. Hanno chiamato i soccorsi e la ragazza è riuscita ad entrare nel canale a darmi una mano". Sul posto sono così arrivati i vigili del fuoco, la polizia locale e l’ambulanza. "Non è stato facile portarla in salvo – sottolinea il sindaco – perchè la posizione era alquanto scomoda. Ma i soccorritori sono stati bravi ad intervenire e la donna è stata portata in salvo con una barella rigida".

La vittima dell’incidente si chiama Barbara, abita a Vermezzo ed era in zona per fare visita ai parenti. Portata in ospedale, adesso è fuori pericolo. "Mi sono arrivati i ringraziamenti da parte dei parenti che abitano in paese – aggiunge Cirulli – Credo che chiunque si fosse trovato in quella situazione avrebbe fatto lo stesso. Diciamo che Barbara è stata molto fortunata ed io anche, perchè da solo non avrei potuto fare niente. Vedere la luce dell’abitacolo, che poi si è spenta, è stato un segnale. L’incidente era appena accaduto, altrimenti non me ne sarei mai accorto. Caso poi vuole che due persone fossero in zona. Vista la nebbia è stato un miracolo che ci fosse gente in circolazione".

Così una serie di circostanze fortunate ha portato ad un grande risultato: salvare una vita. Nel 2013 a Gaggiano il fratello di Barbara morì per un incidente stradale mentre stava andando al lavoro alle 5 del mattino. Uno scontro disastroso sulla 494 che portò il ricovero dell’uomo alla clinica Humanitas di Rozzano, lo stesso ospedale dove è stata ricoverata e poi dimessa la sorella Barbara.