Magenta (Milano) – Nell’anno del 50° il Parco sta celebrando le varie realtà che operano in questo polmone di verde e biodiversità. Ieri mattina è toccato ai Guardiaparco, figure fondamentali per il presidio del territorio, raccontare le loro esperienze e presentare le attività svolte nelle aree protette anche in sinergia con i carabinieri forestali e le guardie ecologiche volontarie. A fare gli onori di casa la presidente Cristina Chiappa che, per l’occasione, ha avuto ospiti i direttori di due storici parchi (con più di 100 anni di attività), quello d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello del Gran Paradiso.
“Oggi – ha detto il direttore del Parco del Ticino Claudio De Paola – celebriamo la figura del Guardiaparco, che nasce dal basso. Sono figure che si sono evolute nel tempo: sono coloro che si relazionano ogni giorno col territorio che vivono e le persone che qui abitano e lavorano”. Il settore è guidato dal consigliere delegato Massimo Braghieri, che ha ricordato come i Guardiaparco percorrano centomila chilometri all’anno, con l’obiettivo primario di presidiare il territorio del Parco del Ticino che si estende per 94mila ettari, di cui 21mila di area naturale, con 500mila persone che ci vivono. Importante è il ruolo che i Guardiaparco svolgono nel contenimento della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali (nell’ultimo anno ne sono stati abbattuti 700). La figura dei Guardiaparco è regolata da un regolamento, che ne definisce i ruoli e l’organizzazione del lavoro.
“Per quanto riguarda i sistemi di videosorveglianza, abbiamo ottenuto dalla Regione un finanziamento per l’acquisto di strumenti mobili: fototrappole e videocamere che consentono il rilevamento delle targhe soprattutto in chiave antibracconaggio” ha detto il comandante Mirko Mereghetti, che guida il settore dal novembre 2020.
Il calendario del 50° prosegue con un nuovo appuntamento mercoledì: nella sala consiliare del Comune di Magenta, il settore Pianificazione proporrà il convegno “La pianificazione territoriale del Parco tra tutela e orientamento allo sviluppo. Esperienze, competenze e strumenti per promuovere una pianificazione sostenibile e una nuova cultura paesaggistica“.