GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Legnano, crisi di Grancasa: si apre uno spiraglio per i 90 lavoratori a rischio

Martedì il giudice dovrà esprimersi perché si possa procedere alla vendita del punto di Vicenza e alla cessione dei restanti rami che verranno acquisiti dalla grande catena Risparmio Casa

Una delle manifestazioni di protesta

Una delle manifestazioni di protesta

Nel tardo pomeriggio di venerdì le organizzazioni sindacali, in rappresentanza dei lavoratori di Grancasa, si sono incontrati con l’avvocato Maurizio Orlando, l’esperto nominato dal Tribunale, e la dirigenza del gruppo ricevendo notizie positive in merito al futuro dei lavoratori. Il gruppo ha dettato la strada per risolvere la crisi finanziaria in atto, garantendo l’occupazione a tutti i lavoratori rimasti nei punti vendita e negli uffici della direzione (una novantina).

"L’esperto ci ha comunicato che, a fronte dell’avallo delle banche sulle due operazioni in essere, ovvero sia la vendita del negozio di Vicenza e le cessioni dei rami d’azienda, ha proceduto ad esprimere parere positivo sulla composizione negoziata" afferma Fabio Toriello, segretario della Filcams Cgil Ticino Olona, presente all’incontro assieme agli altri sindacalisti del settore di Cisl e Uil. "Ora rimaniamo in attesa del parere del giudice, dal quale saremo in udienza nella giornata di martedì".

Il giudice, essendo garante della procedura, dovrà esprimersi a sua volta positivamente affinché si possa procedere alla vendita del punto vendita di Vicenza e alla cessione dei restanti rami che, al netto del negozio di Paderno Dugnano, verranno acquisiti da Risparmio Casa, una società con sede a Pomezia in continuo sviluppo che opera nel settore e che dispone già di una importante catena di negozi in tutta Italia per la vendita di prodotti per la cura della persona e della casa.

In Lombardia, con le aperture dei nuovi punti vendita di Curtarone e Desio ad aprile, seguiti a quello di Robecchetto con Induno di fine anno, vanta già ben 20 centri col marchio Risparmio Casa. "Nel caso il giudice, settimana prossima, si esprimesse favorevolmente le banche, con i primi di settembre, dovranno procedere alle delibere ed entro il 30 dello stesso mese si dovrà concludere la procedura di cessione dei rami, con relativo passaggio dei lavoratori alle due nuove società" spiega ancora il sindacalista.