Dietrofront: Legnano dice sì al giudice di pace

Sette Comuni d’area appoggiano il progetto, ora il nodo principale da sciogliere riguarda i fondi necessari per sostenerlo

Il sindaco Alberto Centinaio

Il sindaco Alberto Centinaio

Legnano (Milano), 28 luglio 2015 - Colpo di scena, l’ufficio del Giudice di pace potrebbe tornare a Legnano: almeno questo è l’impegno che in occasione del Consiglio comunale aperto l’amministrazione legnanese ha deciso di assumere, ma che, si badi bene, come sottolineato da alcuni consiglieri di maggioranza non corrisponde per forza a un "sarà fatto". Servono infatti, in ogni caso, i soldi e se non si troveranno anche fuori dalle casse legnanesi non se ne farà nulla. La decisione, esito anche di un incontro di maggioranza tenutosi sabato scorso, riapre comunque le porte a un’ipotesi che sembrava sino ad oggi impossibile a verificarsi e che trova fondamento in una promessa di partecipazione di una parte degli altri comuni interessati, a quanto pare pronti a contribuire affinché si porti a termine l’operazione.

A certificare questa svolta, che va in parte nella direzione indicata nelle ultime settimane dall’associazione avvocati, da tutta l’opposizione e dal Partito democratico locale, si è giunti con un ordine del giorno che ha sostituito quello inizialmente presentato dalla maggioranza nel programma della serata: con il primo odg, infatti, la maggioranza metteva l’accento su un’improbabile proroga dei tempi concessi dal Ministero, per esprimersi pro (con costi annessi) o contro il mantenimento a Legnano del Giudice di Pace. Una proroga tanto improbabile, da essere rigettata in sole 24 ore dal Ministero.«In due giorni sono cambiate molto cose – è intervenuto il sindaco Alberto Centinaio a inizio seduta –. Ribadisco che non abbiamo cambiato idea sulle spese a sostegno dell’ufficio del giudice di pace: abbiamo sempre detto e ripeto con forza che abbiamo fatto un grosso sforzo a dirci disponibili per la sede, ma gli oneri funzionali non possono ricadere sui nostri cittadini. Constato con piacere che per quanto riguarda l’odg della maggioranza, le condizioni sono venute meno: sette sindaci hanno messo per iscritto la disponibilità. In questi giorni abbiamo lavorato perché il territorio tentasse un estremo sforzo e oggi possiamo dire che ha avuto esito positivo».