Domenica si celebra la "Giornata mondiale del cuore". Per la prima volta l’Asst Ovest Milanese aderisce all’iniziativa di sensibilizzazione della Fondazione Onda e offre screening gratuiti per prevenire le malattie cardiovascolari, negli ospedali di Magenta e Legnano. Un’opportunità per sottoporsi a controlli specialistici senza infinte attese e intercettare eventuali problemi in fase iniziale. Domenica al Fornaroli magentino, dalle 9 alle 13, area Poliambulatori del primo piano (ambulatori 5 e 7), si potrà ottenere una visita con il cardiologo, che comprende anche l’elettrocardiogramma (ecg).
Prenotazione obbligatoria telefonando al numero verde 800843843 (specificando "ambulatorio bollino rosa"). Inoltre sarà possibile seguire al 4º piano, dalle 11 alle 12, una conferenza dedicata all’infarto acuto (obbligatoria la prenotazione). All’ospedale di Legnano l’offerta è oggettivamente più limitata. Martedì e mercoledì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 15, telefonando al numero 335.1898845 (senza prenotazione), si può dialogare con il cardiologo sulle principali valvulopatie, sulla cardiopatia ischemica e i principali fattori di rischio. Dall’aneurisma aortico all’infarto, passando per le patologie valvolari, carotidee e venose: una vasta gamma di disturbi cardiovascolari saranno al centro di queste giornate dedicate alla prevenzione e alla diagnosi precoce.
Perché è così importante prevenire le malattie cardiovascolari? Perché rappresentano una delle principali cause di morte nel mondo. In Italia sono responsabili del 35.8% di tutti i decessi: 32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne. È ancora radicata l’errata convinzione che riguardino soprattutto gli uomini, e la grande maggioranza delle donne ha una percezione molto bassa dei pericoli correlati a queste patologie. Queste malattie si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poiché fino alla menopausa sono protette dallo "scudo" ormonale (in particolare, degli estrogeni). Fondamentali, per uomini e donne, gli stili di vita, la diagnosi precoce e la consapevolezza dei fattori di rischio. Silvia Vignati