
L'ingresso della Tosi in piazza Monumento
Legnano (Milano),3 settembre 2020 - Sembrava essere l’unica parte dell’area ormai inutilizzata della ex Franco Tosi con un briciolo di futuro “impostato”, invece anche in questo caso si tratterà probabilmente di riprendere il percorso: vanno all’asta il 16 ottobre - ed è già la seconda volta - anche le due palazzine uffici e la palazzina-portineria della ex Tosi che si affacciano su piazza Monumento, proprietà entrate nel fallimento della Trilands srl, la società della famiglia Trifone che aveva acquisito l’area esattamente dieci anni fa, nel 2010, da Ansaldo. Prezzo da pagare per i potenziali acquirenti: poco più di tre milioni e 600mila euro.
Il blocco di edifici oggetto di vendita è stato edificato a partire dal 1968: il primo corpo oggetto dell’asta è quello fronte strada che sovrasta il vero ingresso della Tosi da piazza Monumento e che si sviluppa su tre piani fuori terra. Il secondo corpo, a forma di H e comunque visibile dalla piazza anche per il colore bianco delle superfici, si sviluppa su otto piani fuori terra oltre al lastrico solare e due interrati. La superficie lorda di pavimento complessiva dell’edificio è di 19.872 metri quadrati, di cui 15.119 fuori terra e 4. 753 interrati, oltre le aree esterne. Il blocco degli edifici oggetto della vendita insiste su di un’area di 8.672 metri quadrati di cui 6.087 scoperti: edificati per ospitare gli uffici direzionali della Franco Tosi nel momento di maggiore splendore della fabbrica, gli immobili sono ormai inutilizzati dal 2004.
«L’area, grazie alla sua posizione di cuscinetto tra il centro storico e la linea ferroviaria dello Stato/Fnm e relativa stazione - si legge nella relazione che accompagna la vendita -, risulta particolarmente strategica per il Comune di Legnano anche alla luce delle conversioni industriali in atto con le relative necessarie riqualificazioni urbane»: e questo è innegabile, anche perché proprio nella parte dell’area non occupata dagli edifici e a ridosso della stazione ferroviaria da anni le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della città hanno ipotizzato di poter realizzare una nuova piazza, più ampia di quella attuale e in grado di rappresentare il vero polo di interscambio ferro-gomma del trasporto pubblico urbano. Anche nell’idea progettuale della vecchia proprietà la piazza aveva trovato un suo spazio: Vittorio Emanuele Trifone - imprenditore patron della Stf di Magenta, meglio noto come Franco e deceduto nel 2012 - aveva acquisito l’area nel 2010 per una decina di milioni di euro attraverso l’immobiliare di famiglia.
Allora era stato predisposto uno studio di fattibilità strutturale che prevedeva l’ipotesi di cambio di destinazione d’uso da uffici privati a ricettivo e residenziale, proprio perché l’intenzione di Trifone era quella di realizzare in questa sede un moderno centro direzionale con uffici, negozi, spazi recettivi e la piazza tanto richiesta dalle Amministrazioni comunali. Tutto a pochi passi dalla stazione: il progetto era stato poi reiterato anche dagli eredi di Trifone sino al fallimento della società.
Ora l’area torna in vendita per la seconda volta nel contesto della procedura di liquidazione: la prima asta per cercare di fare cassa era stata convocata alla fine del 2019 con scadenza a marzo di quest’anno, quando la pandemia da covid-19 iniziava a mostrarsi con evidenza. L’asta non era stata rinviata ed era andata deserta: il prezzo di 4 milioni e 900mila euro era stato giudicato troppo alto dai potenziali acquirenti. La prossima asta avrà ora un ribasso del 25% e cadrà poche settimane dopo il voto a Legnano e con una nuova Amministrazione appena entrata in carica: basterà per attirare acquirenti?