PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, il Comune chiama la Soprintendenza per salvare il solarium dell'ex sanatorio

Il Comune ha Inviato una comunicazione per dare conto della situazione di abbandono e per chiedere un sopralluogo che possa condurre a un'azione di recupero

Il solarium dell'ex sanatorio di Legnano

Il solarium dell'ex sanatorio di Legnano

Legnano (Milano), 21 dicembre 2020 - “Abbiamo chiesto alla Soprintendenza di effettuare un sopralluogo al solarium del Parco Ila così che si possa concordare cosa sia possibile fare per salvare questo manufatto”: a fare il punto su cosa il Comune stia facendo per dare un futuro al solarium dell’ex sanatorio al Parco Ila, è stato questa sera in consiglio comunale l’assessore Marco Bianchi, sollecitato da un’interrogazione sull’argomento. Come noto dopo l’ultimo crollo di una parte dello storico manufatto, c’è stata una mobilitazione che ha condotto alla nascita di un gruppo Facebook, Il Parco del Sanatorio, che supera ormai i 1.200 iscritti e che vuole spingere l’amministrazione a un intervento rapido di salvaguardia dopo anni di abbandono totale.

“I tecnici dei nostri uffici hanno effettuato due sopralluoghi e hanno fatto il punto della situazione – ha detto Bianchi -: come ormai noto ci sono evidenze del crollo recente perché a terra sono visibili mattoni non ricoperti da vegetazione. I tecnici hanno poi verificato che tutta la parte centrale della struttura è pericolante, verificato l’assenza delle travi portanti perché ormai marcite, e valutato che la presenza della vegetazione è in molte parti tutt’uno con la struttura, tanto da fare ormai da “collante” e sostegno alla struttura stessa”. 

L'ex sanatorio di Legnano
L'ex sanatorio di Legnano

Nel sopralluogo è stata poi verificata anche la non idoneità della recinzione ed è stata richiesto ad Amga un intervento di ripristino. A questo punto Bianchi ha anche spiegato quali siano le azioni concrete: “Fatte queste premesse vogliamo far sapere che abbiamo dato mandato agli uffici affinché si proceda con la valutazione di possibili progetti: i lavori sono ora in fase di studio – ha spiegato l’assessore -. Oggi abbiamo infine inoltrato una comunicazione alla Soprintendenza in cui si notifica lo stato di abbandono della struttura, spieghiamo di aver dato mandato agli uffici per la predisposizione di un progetto e chiediamo di concordare un sopralluogo per capire quali possano essere la possibili soluzioni”.

Un primo passo che dovrà poi passare anche dalla verifica dei costi che un intervento sulla struttura potrà comportare: come spiegato nell’introduzione della risposta all’interrogazione dallo stesso Bianchi, il patrimonio storico culturale della città è piuttosto ampio e ogni intervento da mettere in preventivo viene poi complicato dai passaggi obbligati che gli edifici storici, ad esempio, impongono.