PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, il sindaco: "Biblioteca e mercato coperto, il sogno per l’ex Manifattura"

Il primo cittadino ribadisce l’intenzione di creare per Legnano un polo culturale La prossima settimana il primo incontro tra Comune e acquirente dell’area

L’ex Manifattura appena passata di mano si estende su 41mila metri quadrati

Legnano (Milano) - «Mi accontenterei di posare la prima pietra del nuovo progetto per la ex Manifattura entro i prossimi cinque anni, ma sono d’accordo con i nuovi proprietari: dobbiamo sfruttare il momento, che appare favorevole, e provare un’accelerazione. Il punto di arrivo deve però essere chiaro: ci sono le esigenze del privato, che rispettiamo, e uguale rispetto è necessario per quelle pubbliche". Alla vigilia del primo incontro tra i referenti di Officine Mak, da poco divenuti proprietari dei 41mila metri quadrati della ex Manifattura, e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale – incontro fissato per la prossima settimana – il sindaco Lorenzo Radice commenta le dichiarazioni rilasciate dai referenti del gruppo. Indicazioni che appaiono come “messaggi nella bottiglia“ per far sì che tra le parti si sviluppi un proficuo confronto e non uno scontro.

I punti fermi dell’Amministrazione restano gli stessi? "Nella sostanza sì: polo centrale della biblioteca e un’ipotesi di mercato coperto sono il nostro “sogno“ che vogliamo prenda forma con un atteggiamento pragmatico. Il ruolo dell’intera area nel disegno complessivo della città sarà poi determinante anche dal punto di vista viabilistico. Mi pare che questi argomenti siano stati compresi e accolti dal nostro interlocutore: siamo pronti a verificare insieme ostacoli e opportunità". 

Officine Mak ha acquistato anche la ex Crespi e punta alle aree ex Tosi: eventualmente si potrà ragionare mischiando le carte, concedendo da una parte e togliendo dall’altra? "Ex Manifattura ed ex Crespi sono contesti molto diversi: vediamo come andrà a finire la vicenda ex Tosi e solo dopo si potrà iniziare a ragionare su un contesto più ampio". La delibera che segna la fine del progetto della biblioteca al Falcone-Borsellino e la rescissione del contratto con i progettisti di Substantial architecture, è vero che apre la strada a una futura collaborazione con loro per la biblioteca all’ex Manifattura? «Non escludo – conclude Radice – che si possa andare in questa direzione proprio perché non abbiamo intenzione di gettare lo studio biblioteconomico che sta all’origine del progetto. Io, come tanti altri, mi sono opposto per numerosi motivi alla realizzazione della biblioteca in quella specifica collocazione, e dunque al parco Falcone-Borsellino, ma certo il lavoro fatto da Substantial, i concetti di base che sono stati declinati per avere una biblioteca-centro culturale all’avanguardia, sono apprezzabili. Non vogliamo sprecarli e indagheremo anche la possibilità di una collaborazione".