SILVIA VIGNATI
Cronaca

Emergenza al gattile, appello dei volontari: "Epidemia da evitare. Non portate altri mici"

Legnano, quest’estate sono arrivati 130 felini e la capienza massima è di 80/85. Altra situazione al limite al canile perché molti avevano comprato un quattrozampe per avere l’alibi di uscire di casa durante il Covid

Le volontarie del gattile di Legnano

Un trasportino rotto e sigillato dallo scotch, all’interno un gattino che rischiava di morire, definito (nel foglio di carta apposto) "molto aggressivo". I volontari lo hanno raccolto, sfamato, curato. Così aggressivo al punto che quasi non si muoveva, paralizzato dalla paura. E’ solo una delle tante storie di degrado (umano) che emergono dalla Protezione Animali di Legnano (Pal). Il gattino abbandonato fuori dal portone, i gatti fatti volare al di là della recinzione, proprietari che si presentano con cani che non vogliono più, e ne chiedono il ritiro immediato.

La Protezione Animali lancia un appello: non portate gatti, è in corso un’emergenza, dall’inizio dell’estate ne sono arrivati oltre 130 e la capienza massima è di 80/85 mici. "Siamo stati costretti a chiudere temporamente gli ingressi - spiega Nelly Legnani, la responsabile Pal -. Dobbiamo scongiurare i rischi di un’epidemia. La rinite nel gatto, per esempio, può essere contagiosa e mortale. Dunque non portateci più nessun micio. Abbiamo invece urgentemente bisogno di cibo umido per loro, per poterli nutrire tutti in attesa che trovino la loro famiglia per sempre". Stefania Anselmi è la referente delle colonie feline Pal. "Il micio piccolo fa tenerezza, poi crescendo cambia odore, diventa impegnativo e i proprietari non lo vogliono più. Così se ne sbarazzano, "tanto se la cava da solo", pensano. Iniziano a formarsi le colonie feline, dove crescono questi gatti abbandonati.

Una colonia può contenere da un solo animale a una trentina. Può nascere nel giardino condominale o privato, in un prato, nel bosco. Invitiamo tutti a monitorare queste situazioni e a segnalarcele. Così possiamo procedere con un censimento della colonia, con il suo "contenimento" fornendo cibo e cure sanitarie, e con la segnalazione all’Ats veterinaria, che offre tre sterilizzazioni al mese, non sempre sufficienti". A governare ingressi e uscite del gattile ci pensa la responsabile, Nadia Olgiati: "Pochi giorni fa un Comune ci ha chiamato per segnalarci cinque gattini di 10 giorni ritrovati in una ditta. Li abbiamo portati qui, e abbiamo iniziato a nutrirli. Il latte che si dà ai cuccioli è costoso e non è facile trovare persone disposte ogni due ore a nutrirli". Sotto pressione anche il canile.

"La gente deve capire che questo è un canile municipale, non è privato - conclude Legnani -. Ogni giorno riceviamo una, due telefonate di persone che ci vogliono consegnare il loro cane. Tanti lo avevano comprato perché forniva l’alibi per uscir di casa durante il Covid. Possiamo ospitare 100 cani, ne abbiamo 97.