
L'utilizzo dei droni a Nerviano
Nerviano (Milano), 19 luglio 2017 - "Useremo i droni per il monitoraggio del territorio". Chi parla è il volontario della protezione civile Daniele Trombini, che della sua passione ha fatto un vero lavoro.
Da quanto tempo è nella Protezione civile di Nerviano
"Ho iniziato quando avevo diciassette anni e adesso ne ho trentotto".
Ha maturato esperienza sul campo e adesso guarda con fiducia a questa iniziativa coi droni?
"Sì certamente, anche perchè io metto a disposizione tutta la mia flotta e la mia esperienza con tanto di brevetti per pilotare questi mezzi che non sono semplici come qualcuno pensa. I droni sono di diverse misure e vengono utilizzati in maniera diversa a seconda delle circostanze. Io mi sono specializzato in questo e darò sicuramente una mano in tal senso".
Quando avete iniziato coi i droni?
"Tempo fa utilizzandoli prima di far intervenire i cani in situazioni di emergenza, specie dopo crolli o situazioni potenzialmente pericolose. Dall’alto si vede decisamente meglio".
Adesso invece li utilizzerete per altri scopi?
"Sì, anche perché possiamo utilizzarli per scopi diversi a seconda dell’ambiente in cui volano: sia all’interno di edifici, che per trasportare attrezzature oppure per verificare dall’alto cosa succede tramite una telecamera piuttosto potente".
Come ha imparato a pilotare questi mezzi?
"Prendendo i brevetti che sono necessari per poter pilotare i droni e gli altri macchinari volanti. Occorre fare esperienza sul campo, ma anche seguire i corsi per poter poi ottenere i brevetti che servono: nel mio caso quattro per altrettanti droni. A settembre prenderò un altro brevetto, quello di istruttore".
Come si muoverà la Protezione civile con le forze dell’ordine e il Comune?
«In stretta collaborazione sia col sindaco sia con la polizia locale e con i carabinieri. Ci sono diverse situazioni da monitorare, specie nelle aree verdi. Poi abusi edilizi, discariche, luoghi di spaccio o di criminalità. Si tratta di entrare in azione in diverse zone per cercare per quanto possibile di evitare i fenomeni che ho appena citato. Tutto con una sinergia necessaria con gli altri gruppo interessati. Non sono i cinofili, ma anche il comune e la polizia locale che è quella che è in stretto contatto col territorio cittadino".