CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Legnano, un destino già scritto: "I debiti sono troppo alti Il club non può salvarsi"

L’ex team manager del Legnano calcio Vercellotti recita il de profundis: "Il passivo si aggira sui 500mila euro, la situazione è irreparabile"

Stefano Vercellotti ex team manager del Legnano calcio ormai a un passo dal fallimento

Stefano Vercellotti ex team manager del Legnano calcio ormai a un passo dal fallimento

Legnano (Milano) – «Il Legnano è sommerso dai debiti e secondo me le possibilità per Enea Benedetto di salvarlo sono pari a zero". Stefano Vercellotti, ex team manager del Legnano calcio, recita il de profundis della storica società lilla e lo fa dati alla mano dopo che lo stesso presidente nei giorni scorsi si è lasciato andare alle cifre del default: "Solo oltre trecentomila euro". «In realtà - spiega Vercellotti - sono molti di più i debiti, penso attorno almeno al doppio di quanto dichiarato dal presidente".

Ci sono stipendi non pagati ai calciatori, alcuni via da mesi il cui compenso non è mai stato onorato. Poi ben quattro allenatori che avevano rescisso i contratti durante la stagione in corso. Oltre a questo stanno anche arrivando richieste di pagamento per affitti addirittura del 2022 e dello scorso anno. "Enea ha firmato senza manco vedere quanto ammontava il debito effettivo che avrebbe dovuto essere di circa 40.000 euro per quattro mensilità".

Soldi questi che da soli valgono sulle 150euro. Oltre a questi soldi se ne sono aggiunti altri e che rendono attualmente la situazione del Legnano calcio più che problematica. Ormai tutto porta verso il fallimento, anche perchè le stesse quote di Enea Benedetto sono state sequestrate dal Gip di Alessandria per un filone di inchiesta che riguarda l’Alessandria calcio, di cui il patron dei lilla era in precedenza presidente. «Se si arriverà al fallimento, non sarà colpa mia, perchè non ho fatto un euro di questi debiti, anzi li sto ripianando. La responsabilità è della precedente proprietà e stiamo cercando insieme di trovare una soluzione", ha spiegato Benedetto.

Ma la soluzione non esiste: con le quote sequestrate non si può vendere e non si può arrivare ad una convenzione col comune per la gestione dello stadio. Una sorta di congelamento al quale si affianca anche un altro fattore non di poco conto: se si dovesse giungere ad un accordo per la cessione del club, secondo quanto dichiarato dall’attuale massimo dirigente lilla, il precedente presidente, ovvero Emilano Montanari, potrebbe far valere dei diritti sulla cessione. A lui infatti spetta la parola finale su un eventuale nuovo passaggio di proprietà in virtù di accordi che sarebbero stati presi tra i due al momento del passaggio di mano del club nello scorso 14 marzo. "Non vedo come il Legnano possa farcela - ha ammesso Vercellotti -. Io avevo trovato un accordo coi giocatori al 47% del dovuto, ma nessuno ha mai chiamato i giocatori che attendono ancora soldi prima di firmare le liberatorie. Dovevano essere chiamati dal legale della società che ovviamente manco ha alzato la cornetta".