
Dall’Ucraina a Legnano: il piano di zona si estende ai "Paesi terzi"
Già lo scorso aprile era diventata evidente la modifica strutturale dei flussi migratori e che una rete sviluppata e consolidata per far fronte all’emergenza ucraina e per accogliere le persone che da quel Paese continuavano a uscire alla ricerca di un luogo sicuro doveva gioco forza "cambiare forma": per questo la Rete territoriale di accoglienza dell’Alto Milanese aveva già deciso di aprire le porte del sistema di accoglienza anche ai profughi provenienti da Paesi terzi. La decisione era passata al vaglio della Giunta proprio perché Legnano è Comune capofila della rete territoriale di accoglienza. Ancora prima, a fine marzo, l’assemblea dei sindaci del Piano di Zona Alto Milanese si era già pronunciata a favore dell’estensione dell’accordo vigente con la Prefettura di Milano. Il sistema della rete strutturata nei Comuni dell’Alto Milanese già allora, prima delle decisioni di questa settimana, era arrivato a reperire e prevedere collocazioni sul territorio per ospitare 150 persone.