LORENZO CRESPI
Cronaca

Da un pozzo in Valle Olona spunta la falda acquifera

Il sindaco di Varese entusiasta: "Entro l’estate potremo iniziare a utilizzarla"

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di Lorenzo Crespi

Nel 2022 a Varese le piogge annuali sono state solo il 50% della norma: in base alle rilevazioni del Centro Geofisico Prealpino con soli 768 millimetri caduti si è stabilito il nuovo record di anno più asciutto in città. Una siccità prolungata che in particolare la scorsa estate ha portato a situazioni problematiche in alcuni comuni del territorio. In vista della bella stagione a Varese si è deciso dunque di mettere in campo tutte le azioni utili a scongiurare eventuali crisi idriche. Rientra in quest’ottica l’impegno congiunto tra l’amministrazione di Palazzo Estense e Lereti, che fa parte del gruppo Acinque e si occupa della distribuzione dell’acqua in 34 comuni tra Varese e dintorni. "È fondamentale in questo periodo - commenta il sindaco Davide Galimberti - pensare a nuove opportunità idriche". Un percorso che ha portato all’individuazione di una nuova possibile falda idrica a Valle Olona. A spiegare come si sono svolte le attività è l’amministratore di Lereti Pierpaolo Torelli.

"Abbiamo perforato un pozzo pilota di dimensioni ridotte e abbiamo raggiunto la falda. Quindi abbiamo svolto delle prove di portata inserendo una pompa. La falda si è abbassata poco e questo depone a favore della presenza di acqua". Proprio in questi giorni sono in corso le analisi che nell’arco di una settimana o poco più daranno il responso sull’effettiva possibilità di realizzare un pozzo a servizio dell’acquedotto di Varese. Ma la sensazione in base ai primi risultati parziali è positiva.

"Siamo confidenti sul fatto che lì ci sia un pozzo e che sarà produttivo", commenta l’amministratore. Se così sarà confermato si potrà procedere con un iter accelerato: ottenute le dovute autorizzazioni del caso i lavori di scavo partirebbero nell’immediato. "Abbiamo già delle imprese contrattualizzate pronte ad operare - spiega Torelli - e siamo anche vicini ad un’altra sorgente, dove c’è già un tubo". Il nuovo pozzo potrebbe dunque essere attivo già con la fine dell’estate. Un aiuto in più se il 2023 proseguirà sulla tendenza delle scarse precipitazioni del mese di gennaio.

"L’estate scorsa abbiamo avuto i primi sentori di problemi per la siccità soprattutto nelle parti più alte degli acquedotti - commenta l’amministratore di Lereti - ma la stagione è passata indenne, grazie anche agli investimenti fatti negli anni sulla riduzione delle perdite e nei collegamenti tra i Comuni".