GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Cure psichiatriche a rischio: sos a Magenta e Parabiago

Allarme del sindacato Fials: "Ufficialmente nelle due città la chiusura è dovuta a interventi di ristrutturazione. Ma le famiglie non possono essere lasciate sole"

Gli sportelli del Centro unico di prenotazione dell’ospedale di Magenta

Magenta (Milano), 10 settembre 2022 - La notizia è del sindacato Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità): in questi giorni l’Asst Ovest Milanese si accinge a dismettere alcune strutture per la cura dei pazienti psichatrici cronici - la comunità protetta di Parabiago e la comunità riabilitativa di alta assistenza di Magenta -, a cui afferiscono pazienti con disturbi gravi, persistenti e complessi che vengono così lasciati a carico delle famiglie. "Ufficialmente per Parabiago e Magenta - affermano al sindacato - la chiusura è dovuta ad interventi di ristrutturazione. Noi ci chiediamo chi si farà carico dell’utenza? Le famiglie non possono essere lasciate sole".

Che si tratti di una revisione del servizio a fronte di interventi strutturali nelle due sedi lo conferma la stessa Asst. "Il dipartimento salute mentale e dipendenze dell’Asst Ovest Milanese non ha in alcun modo dismesso i programmi residenziali erogati a Parabiago e Magenta. E’ stata avviata una revisione dei programmi riabilitativi dei singoli ospiti per intraprendere le necessarie opere di ristrutturazione edilizia e tecnica e rendere gli edifici più confortevoli e idonei ai percorsi riabilitativi e di cura" si legge nella nota fornita dalla stessa Asst. Nello specifico l’Asst precisa che i programmi dei pazienti in cura a Parabiago sono stati rivisti nel rispetto dei bisogni di cura e di assistenza di ciascun utente. A Magenta invece è in corso la trasformazione dei programmi terapeutici-riabilitativi intensivi da residenziale a semiresidenziale (in orario diurno).

L’Asst non nega che la carenza diffusa a livello nazionale di personale medico specialistico ha inevitabilmente delle ripercussioni sulla organizzazione e sulla programmazione delle attività e dei servizi socio-sanitari, anche nell’ambito della salute mentale, imponendo spesso una diversa pianificazione dell’offerta, ma senza alcun compromesso sulla qualità delle cure. In tal senso è già stata avviata una campagna per il reclutamento di medici specialistici. Nelle Unità Operative di Psichiatria lombarde sono in cura circa 130mila utenti, il 60% dei quali soffre di disturbi della sfera depressiva e ansiosa e necessita principalmente di un trattamento ambulatoriale specialistico, e il 35% soffre di un disturbo psichico grave che necessita di una presa in carico multi-professionale. Ogni anno circa 17.000 utenti si rivolgono per la prima volta ai servizi psichiatrici per una consultazione, In Lombardia gli utenti presi in carico ai Cps (centri psico-sociali) per 100.000 abitanti sono in continuo aumento.