CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Coronavirus, le Rsa sotto la lente d’ingrandimento

Da Parabiago a Busto Garolfo, si stanno applicando tutti i protocolli di sicurezza per garantire il controllo delle difficoltà

Anziani in una casa di riposo

Parabiago (Milano), 11 aprile 2020 - Una bomba pronta ad esplodere da un momento all’altro o una situazione sotto controllo? Il dubbio è più che mai lecito, vista la situazione di difficoltà che si sta ormai palesando agli occhi di tutti. E l’Altomilanese non sfugge purtroppo a questa logica. Le rsa parabiaghesi ospitano al loro interno malati di covid-19 che sono stati certificati, oltre ad altri anziani che presentano una temperatura al di sopra della norma e per i quali quindi sono scattati protocolli di isolamento. Nella Casa del nonno di Ravello ci sono attualmente tre persone ospedalizzate, di cui due positive al tampone, e la direzione sanitaria dellla struttura ha poi segnalato la presenza di 12 ospiti con la temperatura corporea superiore a 37.5 gradi. Di questi, almeno sei hanno una sintomatologia sospetta e che potrebbe essere rappresentativa di contagio da Sars-cov2. Questi anziani sono stati sistemati in isolamento. Altri ospiti, circa una ventina, sono invece costantemente in monitoraggio perchè hanno avuto una temperatura corporea sopra i 37 gradi.

Altra rsa, altri casi. A Villastanza alla residenza sanitaria per anziani Villa sono presenti due ospiti con sintomi sospetti e tre accertati con covid-19. Ben 29 persone sono state messe in isolamento e due persone sono state ricoverate in ospedale per sospetto coronavirus. Un ospite è deceduto in ospedale. "Abbiamo cercato di isolare il più possibile il contagio e attualmente possiamo dire che non ci sono situazioni fuori controllo - spiegano dalla società che gestisce la struttura -. La vita all’interno della struttura prosegue con diverse precauzioni, che avevamo già autorizzato in tempi non sospetti, con qualche malumore da parte dei parenti. I nostri ospiti erano già stata isolati dai familiari a febbraio. Una situazione di certo non facile da vivere, ma che ha portato ad avere a oggi tutto sotto controllo. Le attività comunque sia vanno avanti, pur con tutte le cautele del caso che sono assolutamente dovute in situazioni come queste".

Altra dimensione di emergenza alla San Remigio di Busto Garolfo, come spiega una nota del Comune di Canegrate: "Alla San Remigio nessun ospite e nessun operatore mostrano sintomi di contagio da coronavirus; tantomeno si registrano assenze per malattia fra i dipendenti. Tutto procede normalmente, grazie alle misure rigidissime che sono state introdotte da subito. Con la collaborazione dei Comuni di Busto Garolfo e Canegrate il personale è stato efficacemente dotato di dispositivi di protezione e altri dispositivi arriveranno immediatamente dopo Pasqua". Tornando a Parabiago, la città si è attivata e ha deciso di donare uova di cioccolato da destinare alle famiglie in carico a Caritas e Servizi Sociali del Comune per cercare di allietare questa giornata. Ieri sono stati consegnati alla Caritas di Villastanza uova di Pasqua e generi di prima necessità donati da Lions Club Maggiolini, Arma dei carabinieri, Team Sicurezza Auchan di Rescaldina e cittadini privati.