
Busto Arsizio Cooperativa Effatà
Busto Arsizio (Varese) - Da oltre vent’anni la cooperativa sociale Effatà è stato un punto di riferimento per molti ragazzi con disabilità di una vasta area, tra Busto Arsizio e Legnano. Sono cresciuti e hanno potuto essere indipendenti grazie al lavoro. Addirittura alcuni hanno anche raggiunto la pensione. I dodici che sono rimasti però non avranno un domani assicurato. Non uno stipendio. Neppure una guida. La cooperativa ha deciso di chiudere: manca il lavoro (uno degli effetti preminenti indotti dalla pandemia da Covid che ha obbligato diverse aziende a non dover più esternalizzare mansioni come l’etichettatura e l’imballaggio), mancano i finanziamenti. Anche gli ultimi appelli, in cui si parlava del deficit economico di questi ultimi due anni (circa 80mila euro), sono caduti nel vuoto.
"A fine mese - dice Matteo Toia, il fondatore e attuale vicepresidente di Effatà - abbiamo convocato le istituzioni, dai Comuni alla Camera di Commercio, per annunciare, se non ci dovesse essere un deciso cambio di marcia, il fallimento del nostro progetto industriale che è soprattutto il fallimento di un territorio, di una politica sociale mirata alle persone più fragili". «Visto come siamo stati dimenticati per vent’anni, dove mai ad esempio ci hanno offerto un luogo per lavorare senza dover pagare l’affitto, non penso proprio ci possano essere delle soluzioni alternative. Non ci hanno dimenticato tanti amici, gli imprenditori che ci hanno dato il lavoro, quando potevano. Ma ora tutto questo non basta più". Che fine faranno questi ragazzi? "Certamente andranno a bussare al Cps, ai servizi sociali, al Convento dei Frati. Saranno lasciati a se stessi e questo, a noi che li abbiamo visti crescere, crea un dolore immenso. Due di questi ragazzi siamo riusciti ad inserirli in un’altra coop ma per dieci di loro non sappiamo come fare".