
Comunità energetiche. Legnano esclusa dai fondi per le fonti rinnovabili
Erano 513 i Comuni – un terzo di tutti i Comuni della Lombardia – che avevano presentato un progetto chiedendone il finanziamento a Regione Lombardia: poco più di 300 hanno infine "portato a casa" il risultato e dopo il passaggio della manifestazione d’interesse passeranno alla seconda fase del percorso, ma tra questi non c’è Legnano che proprio sulle Comunità energetiche rinnovabili, almeno dal punto di vista comunicativo, aveva puntato le sue carte. È stato pubblicato un paio di giorni fa, infatti, l’elenco dei Comuni che hanno ottenuto un risultato positivo in occasione della manifestazione d’interesse sulle Cer, basate sullo sfruttamento di impianti con fonti rinnovabili, avviata dalla Regione: nell’elenco, tra gli altri, anche i vicini di casa di Parabiago, Canegrate, Busto Garolfo e Busto Arsizio con i loro progetti, mentre l’assenza di Legnano dal gruppo assume un risalto particolare perché riaccende polemiche che già avevano animato il consiglio comunale. "La bocciatura era ampiamente prevedibile perché la manifestazione di interesse predisposta dal Comune di Legnano con la consulenza di una società esterna risultava del tutto inadeguata – è infatti la posizione del consigliere del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana -. Avevo segnalato le carenze di questo atto non appena ne ho potuto avere conoscenza con un ordine del giorno presentato nel consiglio comunale del 19 aprile 2023, che è stato respinto dal sindaco e dai suoi consiglieri comunali. Ancora una volta hanno manifestato la loro solita nefasta arroganza , che impedisce di considerare le critiche e di porre rimedio agli errori". Brumana fa poi la cronistoria dei passaggi e dei ritardi che a suo modo di vedere hanno prodotto l’esito finale: "L’iter si è concluso con due progetti ridicoli perché aveva raccolto le adesioni sul primo progetto solo di 24 cittadini , di 2 condomini e di 8 associazioni e sul secondo solo di 6 cittadini e di una associazione. Il sindaco e l’assessore non avevano svolto alcuna seria promozione e si sono disinteressati dei benefici che i finanziamenti regionali avrebbero apportato alle imprese e ai cittadini nonostante le sollecitazioni ricevute". E il Comune? In attesa di capire i motivi dell’esclusione, a Palazzo Malinverni si è comunque già deciso di andare avanti anche senza finanziamenti esterni.