Cerro Maggiore (Milano), 7 aprile 2020- Sarà sottoposto a perizia psichiatrica Giuseppe Agrati, 74 anni, arrestato lo scorso novembre con l'accusa di aver appiccato il fuoco nella sua abitazione di Cerro Maggiore nell'aprile 2015, uccidendo le sue due sorelle minori Carla e Maria, di 68 e 70 anni, per questioni ereditarie. Lo ha deciso oggi il gup del Tribunale di Busto Arsizio, durante l'udienza preliminare svoltasi in videoconferenza con Agrati, detenuto nel carcere del Comune del Varesotto.
Il giudice ha accolto la richiesta degli avvocati difensori dell'anziano, Desirè Pagani e Giuseppe Lauria, i quali sostengono che Agrati non sia in grado di sostenere un processo a causa della ua fragilità psichica e, ha spiegato l'avvocato Pagani all'Ansa, anche sulla base delle indicazioni del Tribunale del Riesame di Milano che concorderebbe sulla necessità di un accertamento sulla personalità del detenuto. Il prossimo 21 aprile è previsto il conferimento di incarico al consulente, su ordinanza del gup. «Il processo allo stato si sospende - ha precisato l'avvocato Pagani - e se all'esito dell'accertamento venisse accertata l'incapacità processuale di Agrati di partecipare coscientemente al processo», che nulla a che a vedere con l'incapacità di intendere e volere, «il gup potrebbe anche pronunciare sentenza di non luogo a procedere». Agrati, ha concluso il legale «ha dichiarato di sentirsi sepolto vivo da mesi».