
L'area di Legnano dove sorgerà il nuovo centro commerciale
Legnano (Milano) – ”Viale Sabotino diventerà come la Saronnese: un flusso continuo di traffico, con ricadute sull’inquinamento acustico e dell’aria".
Marco Borroni è un attivista storico di Legambiente. Interviene in merito al futuro centro commerciale che sorgerà lungo l’arteria, compreso fra le vie Menotti e Sauro. "E’ chiaro che parliamo di un progetto datato, già previsto anni fa, però chiediamoci: a chi serve? A chi costruisce sicuramente. Ai cittadini? Non è certo. Di sicuro non all’ambiente. Avremo un’altra area verde cementificata e un aumento di traffico, già consistente in quella zona".
Borroni sottolinea la necessità di un cambio di paradigma. "Un tempo si pensava che la crescita economica si basasse sul commercio - prosegue -. Costruire era l’imperativo. Oggi bisogna ribaltare questo concetto. Non abbiamo bisogno di nuovi centri commerciali, non abbiamo bisogno di altro consumo di suolo. Dobbiamo avere il coraggio una nuova visione, prendere sul serio il cambiamento climatico, pensiamo solo all’alluvione di queste ore in Emilia Romagna, dobbiamo difendere ogni area verde residua in città, sono preziosi terreni permeabili che non vanno sacrificati al cemento". L’esponente di Legambiente coltiva due auspici: "Spero fortemente che il progetto complessivo preveda pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici, e anche un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane, affinché (una volta separate dalle altre acque) vengano poi rimesse in falda".
I lavori per il nuovo insediamento commerciale, compreso fra viale Sabotino e le vie Menotti e Sauro, intanto proseguono. Oltre 15mila metri quadrati di verde dovranno lasciare il posto al nuovo parco commerciale, così articolato: una struttura di vendita alimentare (1.300 metri quadrati, il primo edificio che verrà costruito), un’attività di somministrazione (ristorante) di 500 metri quadrati, un’area di vendita no-food di 1.000 metri quadrati e infine una farmacia e una clinica dentale, che occuperanno insieme circa 500 metri quadrati. Previste nuove alberature e cespugli. Il progetto era contenuto nel Pgt del 2011 (Giunta Vitali) ed era stato approvato nel 2020, all’epoca della gestione commissariale.